In un mondo dove a più di 800 milioni di persone non viene garantita la sicurezza alimentare, lo spreco del 40% della produzione mondiale di cibo è un dato che dovrebbe far riflettere tutti.
Ogni giorno in casa, nelle mense, nei ristoranti e in tutti i più importanti luoghi di ritrovo viene sprecato quel cibo che manca a quasi un milione di persone
Registi, Ong, aziende pubbliche e private, sperimentano possibili soluzioni al problema.
Spreco alimentare: il paradosso del consumo globale
Ogni anno, circa un terzo della produzione mondiale di cibo è persa o sprecata. Per combattere la fame è necessario creare delle soluzioni che contrastino questo grande spreco. Ogni giorno 842 milioni di persone vanno a letto affamate, mentre un terzo della popolazione mondiale adulta è sovrappeso o obesa. Da dove cominciare per combattere l’iniqua distribuzione degli alimenti e il loro sperpero? Quali sono le responsabilità dei governi, delle aziende e delle persone? Approfondisci…
Just Eat It: l’esperimento-documentario che ci spiega come vivere sei mesi “mangiando bene” con gli scarti alimentari
Il regista canadese Grant Baldwin ha deciso di realizzare un documentario che testimonia come sarebbe possibile vivere mangiando avanzi e tutto ciò che viene scartato dalla vendita nei supermercati. Molti prodotti come frutta e verdura, pur avendo una qualità e un sapore ottimi, sono esclusi dalla vendita perché non perfetti esteticamente. "Vi stupireste di quanti alimenti buoni vengono buttati ogni giorno. In sei mesi non solo abbiamo mangiato benissimo, ma io sono anche ingrassato di qualche chilo", racconta sul suo blog Baldwin. Da vedere assolutamente.
Cambia la tua alimentazione, cambia il mondo!
L’Ong Greenpeace, a proposito di sprechi alimentari, propone una checklist in 5 punti per valutare il nostro impatto ambientale attraverso l’alimentazione. Infatti, tra produzione, imballaggio, trasporto e cottura, le cose che mangiamo possono avere un grande impatto sul consumo delle risorse del Pianeta. Nel nostro piccolo, possiamo cambiare alcune abitudini alimentari per far sì che questo impatto diminuisca. Scopri come
E se gli scarti diventassero energia? A Disney World ci stanno provando
Negli USA ogni anno vengono sprecati 35 milioni di tonnellate di cibo. Per questo motivo, un’importante azienda come la Disney World ha deciso di optare per dei convertitori di energia che possano utilizzare gli scarti alimentari prodotti nel grande parco giochi. Il convertitore produce biogas, un misto di metano e biossido di carbonio, che viene poi trasformato in energia elettrica per gli hotel e le attrazioni del parco divertimenti. Approfondisci
Altrimenti facciamone mangini. Dall’Europa il Progetto NOSHAN
L’agricoltura è una componente chiave dell’economia poiché assicura la produzione di cibo, la sostenibilità dell’utilizzo delle risorse naturali e lo sviluppo delle aree rurali. Ma lo spreco dei prodotti agricoli causa una perdita da 55 a 99 euro per tonnellata. Il progetto NOSHAN si occupa della riduzione di questa perdita attraverso un riutilizzo di quei prodotti agricoli che altrimenti andrebbero persi. Trasformare gli scarti in cibo per animali aprirebbe nuove opportunità per le aziende europee, come eliminare in gran parte la dipendenza dalle importazioni di mangimi. Il progetto
Intanto a Bristol, nel Regno Unito, apre un bistrot che utilizza solo scarti alimentari
Non solo grandi multinazionali, ma anche piccole aziende si stanno ingegnando per convertire gli scarti alimentari in risorse utili. A Bristol ha aperto un bistrot gestito da volontari che serve piatti ottenuti con prodotti considerati scarti alimentari. Lo scopo di questa piccola attività è aiutare i bisognosi e aumentare la consapevolezza riguardante lo spreco di cibo e quello che in realtà si potrebbe fare con tutto ciò che viene recuperato da ristoranti e supermercati. Per saperne di più