Torna la Colletta Alimentare. Italiani chiamati nuovamente a dare una mano

Sabato 29 Novembre 135.000 volontari in oltre 11.000 supermercati aderenti raccoglieranno cibo da redistribuire ad oltre 8.000 strutture caritative

Sabato 29 novembre sarà un giorno particolare per chi, andando a fare la spesa, vorrà dare il suo contributo alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Saranno infatti presenti in oltre 11.000 supermercati convenzionati i volontari della Fondazione Banco Alimentare Onlus che raccoglieranno alimenti donati dai clienti, per poi redistribuirli ad oltre 8.000 società caritative che gestiscono mense per i poveri e strutture simili.
Gli alimenti che verranno raccolti saranno principalmente prodotti a lunga conservazione, per chiare ragioni legate alla deperibilità.

 
L’importante motivazione di questo gesto di carità è contenuta nelle cosiddette 10 righe tratte dal discorso di Papa Francesco in occasione del lancio della campagna Caritas contro la fame nel mondo: "Vi invito a fare posto nel vostro cuore a questa urgenza, rispettando questo diritto dato da Dio a tutti di poter avere accesso ad una alimentazione adeguata. Condividiamo quel che abbiamo nella carità cristiana con chi è costretto ad affrontare numerosi ostacoli per soddisfare un bisogno così primario. Invito tutti noi a smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto sulle vite di chi la fame la soffre sulla propria pelle".

 

Con la crisi economica degli ultimi anni, le persone che in Italia sono a rischio di insicurezza alimentare sono aumentate, ben 4 milioni di persone nel nostro Paese sono state dichiarate sotto la soglia della povertà alimentare. Di queste, il 10% sono bambini al di sotto dei 5 anni e il 14% sono anziani con più di 65 anni.

Questa tendenza è purtroppo in aumento, per questo assume maggior valore l'azione di Enti come il Banco Alimentare,che opera sia attraverso azioni straordinarie come le collette alimentari, sia con attività costanti di redistribuzione di alimenti che andrebbero altrimenti sprecati.
Il Banco Alimentare per fornire pasti ai bisognosi recupera tutti quei prodotti che per vari motivi, seppur commestibili, non potrebbero essere venduti nei supermercati. La sua prima fonte di approvvigionamento è infatti costituita dall’industria alimentare. Attualmente sono quasi 700 le aziende che riforniscono il Banco delle loro eccedenze, laddove con questa parola si intendono quei prodotti che rimarrebbero invenduti per via di difetti di confezionamento o prossimità alla scadenza.

 

Ci sono le attività di recupero di alimenti dalla ristorazione organizzata, cioè da hotel, mense aziendali e refettori scolastici. Si tratta di Siticibo, un altro dei progetti della Fondazione Banco Alimentare.

Queste eccedenze vengono  redistribuite attraverso una fitta rete di organizzazioni caritative presenti su tutto il territorio nazionale, che sono arrivate ad assistere quasi due milioni di persone nel 2013.

 

 Le iniziative del Banco Alimentare testimoniano la possibilità di combattere l’insicurezza alimentare in Italia in modo del tutto sostenibile. Molto spesso la povertà alimentare deriva infatti da una redistribuzione non equa del cibo. Iniziative come quella del 29 novembre contribuiscono a responsabilizzrae tutti rispetto al delicato tema della povertà in Italia e  forniscono un importante apporto alle associazioni caritative per far sì che tutti i giorni siano garantiti pasti adeguati a chi ne ha bisogno.

**