Fao: approvate azioni concrete contro la malnutrizione

Ministri ed alti funzionari da 170 paesi adottano la Dichiarazione di Roma e il Quadro Operativo per combattere la fame e l’obesità alla Seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione

Con l’approvazione per acclamazione della Dichiarazione di Roma e del relativo Quadro di Azione è iniziata questa mattina la Seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione, una tre giorni di dibattiti sul problema della malnutrizione del mondo organizzata dalla Fao e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Segnando un passo decisivo verso l'eliminazione della malnutrizione in tutto il mondo, oltre 170 paesi, rappresentati dai loro Ministri ed alti funzionari responsabili per le politiche sanitarie, alimentari, agricole o concernenti altri aspetti della nutrizione, hanno concordato oggi una serie di impegni concreti ed hanno adottato una serie di raccomandazioni sulle politiche e gli investimenti, volte a garantire che tutti abbiano accesso a diete più sane e sostenibili.La Dichiarazione di Roma sulla Nutrizione include, infatti, il diritto di tutti ad avere accesso ad un'alimentazione sicura, sufficiente e nutritiva, ed impegna i governi a prevenire la malnutrizione in tutte le sue forme, tra cui la fame, le carenze di micronutrienti e l'obesità

Si legge: “È fondamentale mettere fine alla malnutrizione, in tutte le sue forme, per ragioni sanitarie, etiche, politiche, sociali ed economiche, rivolgendo una particolare attenzione alle esigenze speciali di bambini, donne, anziani, persone con disabilità”. “Le politiche riguardanti la nutrizione, si legge ancora, devono favorire un’alimentazione variata, equilibrata e sana in tutte le fasi della vita. Soprattutto devono rivolgere un'attenzione particolare ai primi mille giorni che vanno dall'inizio della gravidanza all'età di due anni, alle donne in gravidanza e a quelle che allattano, alle donne in età fertile e alle adolescenti, promuovendo e sostenendo un’assistenza e pratiche alimentari adeguate”. Soprattutto si specifica nella dichiarazione che “deve essere incoraggiata l’adozione di diete sane negli istituti per l’infanzia, nelle scuole, nelle istituzioni pubbliche, nei luoghi di lavoro e a casa, come pure l’adozione di un’alimentazione sana in famiglia”.

Per ottenere tutto ciò “occorre sostenere un’azione coordinata dei vari attori, in tutti i settori interessati a livello internazionale, regionale, nazionale e comunitario, attraverso politiche, programmi e iniziative trasversali e coerenti al fine di affrontare i molteplici problemi posti dalla malnutrizione”. “Il cibo, si evidenzia, non deve mai essere usato come strumento di pressione politica ed economica e l’eccessiva volatilità dei prezzi dei prodotti alimentari e agricoli di base, che può incidere negativamente su sicurezza alimentare e nutrizione, deve essere monitorata e affrontata con maggiore attenzione”.

Tutto questo con un occhio di riguardo per l’agricoltura famigliare: “gli agricoltori familiari, i piccoli agricoltori e soprattutto le donne in agricoltura, si legge, svolgono un ruolo importante nel ridurre la malnutrizione e devono, pertanto, essere sostenuti da politiche pubbliche integrate e multisettoriali, che ne migliorino capacità produttiva, reddito e resilienza”. L'adozione dei due documenti è avvenuta a Roma, nel bellissimo scenario della sede Fao.
Il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva ha affermato: "Abbiamo la conoscenza, l'esperienza e le risorse necessarie per sconfiggere tutte le forme di malnutrizione."

"I governi devono spianare la strada," ha detto, "ma la spinta a migliorare la nutrizione globale deve essere uno sforzo congiunto, che coinvolga le organizzazioni della società ed il settore privato.
La Dichiarazione di Roma ed il Quadro Operativo, "sono il punto di partenza per il nostro rinnovato sforzo per migliorare la nutrizione per tutti, ma non rappresentano il traguardo finale. La nostra responsabilità è quella di trasformare l'impegno in risultati concreti," ha detto Graziano da Silva.

"Ora dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi," ha detto il Segretario della Nazioni Unite Ban Ki-moon in un video-intervento ai partecipanti alla Conferenza. "Non vedo l'ora di apprendere degli impegni nazionali che ognuno di voi prenderà. In cambio l'ONU si impegna a fare tutto ciò che è nelle sue possibilità per fornire un sostegno concreto," ha aggiunto.
 
Secondo le parole del Direttore Generale dell'OMS, Margaret Chan, "Il sistema alimentare mondiale - con la sua dipendenza dalla produzione industriale e dai mercati globalizzati - produce una gran quantità di cibo, ma crea anche diversi problemi per la salute pubblica. Una parte del mondo ha troppo poco da mangiare, lasciando milioni di persone in condizioni di vulnerabilità a morte e malattie causate da carenze di micronutrienti. Un'altra parte invece mangia troppo, con un'obesità diffusa che fa abbassare i dati sulle aspettative di vita e fa crescere i costi delle spese sanitarie a livelli astronomici."

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