La “Bassa Via”: un percorso tutto da gustare alla scoperta della Valle D’Aosta che ti manca.

Un itinerario lungo oltre 290 kilometri con un dislivello pari ad undici mila metri accompagna i turisti alla scoperta di una Valle D’Aosta lontana dalle alte vie privilegiate da sciatori ed alpinisti.

Valorizzare il proprio territorio attraverso la riscoperta di luoghi solitamente esclusi dal turismo tradizionale.

E’ questo il punto di partenza dal quale si è sviluppato il progetto della “Bassa Via”, un itinerario suddiviso in quindici tappe che abbraccia tutto il fondo valle e la media quota della Valle D’Aosta toccando 42 comuni e articolandosi tra frutteti, terrazzamenti storici, vigneti e castagneti tipici di questa area della regione.Il percorso, fruibile da inizio aprile fino a fine ottobre, è percorribile a piedi o in bicicletta con un tempo medio di percorrenza per singola tappa che va dalle 4 alle 6 ore.
 

Incamminandosi lungo i sentieri della Bassa Via, il turista scopre un’altra anima della Valle D’Aosta, andando oltre la classica visione di una regione votata esclusivamente al turismo alpino. Quindi, come spiega Stella Bertarione dell'assessorato al turismo, allo sport, al commercio e ai trasporti della Regione, una Valle D’Aosta “lontana dalle alte vie, lontana dai quattromila metri, ma una Valle D’Aosta vera, la Valle D’Aosta dei suoi uomini, dei suoi abitanti, dei suoi campi, quindi una Valle d’Aosta di mezza costa, di fondo valle”.

La Bassa Via, sottolinea Stella Bertarione, rappresenta quindi la volontà di “costruire un turismo ecosostenibile che valorizzi questo territorio e che contribuisce a farlo conoscere meglio, a farlo apprezzare anche attraverso i suoi prodotti perché un turista che si ritrova ad attraversare dei melati come questi o dei vigneti  sarà anche incuriosito dal provare queste mele e dall’assaggiare questi vini e magari anche a parlarne ai suoi amici”.
La costruzione di questa nuova identità territoriale e la conseguente rivitalizzazione di territori storicamente messi in secondo piano si è articolata in diversi passaggi ed è stata possibile anche grazie al coinvolgimento e alla partecipazione della popolazione, in particolare quella dei produttori agricoli locali.
Il progetto drappresenta un caso emblematico di come la sostenibilità ambientale ed economica possano avanzare di pari passo. Grazie alla realizzazione di questo percorso è stato scoperto infatti un nuovo tipo di turismo per la regione, all’insegna del rispetto e della valorizzazione dell’ambiente,  in grado al contempo  di creare nuove opportunità lavorative in un’area della Valle D’Aosta fino ad oggi poco conosciuta.  

Questa interessante iniziativa, nata per volontà della Regione Autonoma della Valle D’Aosta, viene raccontata da Earth Day Italia che, in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ha voluto realizzare una rassegna di quei casi di comunità rurali e montane che hanno saputo “inventare” nuovi modelli di sviluppo per il territorio. Da questa selezione sono nate 15 storie racchiuse nei cinque reportage che vanno a formare il documentario “Tra Campagne intelligenti e Montagne all’avanguardia”, presentato ad Expo Milano 2015 il 5 giugno, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente.

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