19 Febbraio 2013
Samanta La Manna
ALIMENTAZIONE
19 Febbraio 2013
Samanta La Manna

Biologico, il settore "anti" crisi

Una buona novella, nel caos generale degli ultimi tempi, elargita dal Rapporto Bio Bank 2013. La boccata d'ossigeno deriva dai risultati positivi emersi da cifre precise: numeri con il segno più in ogni ambito della bio produzione e dei bio consumi

Il settore biologico è in crescita: questo emerge con chiarezza dal Rapporto Bio Bank 2013. Mentre, a causa della crisi economica, si riducono i consumi in generale, aumenta la forza della rete bio su tutto il territorio italiano.

Sono ormai 900 i gruppi d’acquisto solidale (Gas) e non si limitano alla spesa alimentare: comprano insieme energia, acqua, tessile, telefonia. Sul modello dei Gas nascono i gruppi acquisto terreni (Gat, appunto), gente che decide di investire i propri risparmi in un’azienda agricola biologica: la compera e punta sulla vendita diretta, spesso predisposta da altri gruppi organizzati di domanda e offerta, i cosiddetti Godo, che in Umbria mettono in comunicazione per la spesa settimanale almeno 250 famiglie con i produttori, senza passare per terzi.

E se per una ragione qualsiasi un’azienda biologica si trova ad affrontare una scarsa liquidità, in suo soccorso arriva una sorta di finanza etica grazie alla quale si anticipano gli acquisti e si rimpinguano le casse. L’aspetto socio economico è quello maggiormente in espansione; coinvolgendo associazioni ed amministrazioni locali, i gruppi di acquisto solidale sono cresciuti dell’86%, passando da 479 nel 2008 a 891 nel 2012. Subito dopo si posiziona il commercio online,che conquista la sua considerevole fetta di mercato con un buon 60% in più.

Il Rapporto Bio Bank è basato sui censimenti diretti di migliaia di operatori e dalla raccolta sistematica di queste informazioni da cui è nata una vera e propria banca dati del biologico. Un’opera iniziata nel 1993, aggiornata anno dopo anno, seguendo le trasformazioni del settore.
 
Nel corso del 2012 sono stati rilevati oltre 10.300 operatori, tutti pubblicati sull’annuario del biologico Tutto Bio 2013. Di questi, più di 8.300 fanno parte delle otto tipologie monitorate nel Rapporto: aziende con vendita diretta, gruppi d’acquisto, e-commerce, ristoranti, agriturismi, mense scolastiche, mercatini e negozi.
 
Le aziende che aprono alla vendita diretta sono cresciute del 44%; i mercatini biologici sono aumentati del 13%, anche se in misura disomogenea sul territorio nazionale, perché maggiormente presenti nel nord Italia.
Emilia-Romagna e Lombardia restano alla guida della classifica per numero assoluto di operatori nelle mense, nei ristoranti e nei negozi o tramite gruppi d’acquisto. Terza, un po’ a distanza, la Toscana, con il primato di e-commerce e agriturismi.
 
Una realtà in divenire e decisamente in crescita: 200 operatori in uscita sono stati compensati da 900 in entrata. E le buone notizie non finiscono qui, perché in questo trend positivo è molto presente la forza lavoro dei giovani.
Chissà se i candidati alle imminenti elezioni politiche hanno dato un’occhiata al Rapporto Bio Bank.

TAG: Bio Bank , Gas , Gat , Godo
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