8 Maggio 2015
Stefania Galli
ALIMENTAZIONE
8 Maggio 2015
Stefania Galli

Expo 2015, il giro del mondo in 50 padiglioni: scopriamo Vivaio Italia

“Vivaio Italia” vuole rappresentare il luogo fisico dove si incontreranno le forze giovani e migliori del nostro Paese e dove prenderà vita la creativa, caratteristica peculiare del Bel Paese, e che sarà rappresentata proprio dai nostri giovani

“L’Italia s’è desta e siam pronti alla vita. Dimostriamo con l’Expo che l’Italia è orgogliosa delle sue radici, delle sue tradizioni. Il nostro vertiginoso passato ci invita a costruire e non soltanto a ricordare. Venite a scoprire che sapore ha l’Expo dell’Italia. Oggi inizia il domani.” Con queste parole, seguite poi dallo spettacolare volo delle frecce tricolori, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dato ufficialmente il via, lo scorso primo maggio, all’Expo Milano 2015. L’Italia, e Milano soprattutto, per i prossimi sei mesi saranno il centro, anzi “la casa” del mondo, come ha detto il sindaco di Milano Pisapia nel suo discorso all’inaugurazione. Più di 130 sono, infatti, i Paesi presenti, ognuno dei quali, attraverso la sua cultura e le sue tradizioni darà un contributo importante alle sfide attuali che caratterizzano il tema dell’alimentazione. 145 culture diverse, esposte in 53 padiglioni (un record assoluto degli Expo) e 9 cluster tematici. Un vero e proprio giro del mondo che i visitatori potranno fare in questi sei mesi e che noi di Earth Day Italia vi vogliamo raccontare. Partendo proprio da casa nostra, il padiglione Italia.

Per comprendere meglio la scelta della localizzazione del padiglione dedicato al nostro Paese, bisogna soffermarsi prima su come è strutturato il sito espositivo dell’Expo. Questo, infatti, si sviluppa attorno a due assi, due strade principali, il Cardo e il Decumano. Ispirato proprio all’antico castrum romano, il Decumano attraversa l’intero sito da est a ovest per un chilometro e mezzo mentre il Cardo lo mette in relazione da nord a il sud. Nell’incrocio tra i due si localizza l’area destinata al Paese ospitante, che non poteva non essere centrale non contesto espositivo.

L’area destinata all’Italia si localizza, nello specifico, attorno a due zone: il Cardo e Palazzo Italia. sul Cardo, si legge sul sito, “un viale pavimentato lungo 35 metri, coperto da tende si affacciano le aree che ospitano le attività espositive e istituzionali che rappresentano la varietà e la ricchezza del Bel Paese con le diverse identità regionali , locali e imprenditoriali”.

Nel nord ovest del Cardo si trova, invece, Palazzo Italia, luogo di rappresentanza dello Stato, del Governo italiano e delle nostre eccellenze agroalimentari. “Vivaio Italia”, questo è il nome scelto per questo palazzo, vuole rappresentare il luogo fisico dove si incontreranno le forze giovani e migliori del nostro Paese e dove prenderà vita la creativa, caratteristica peculiare del Bel Paese, e che sarà rappresentata proprio dai nostri giovani.

Si tratta di una struttura molto particolare, unica nel suo genere, e soprattutto ecosostenibile. “Palazzo Italia è ispirato a una “foresta urbana”, si legge nel sito ufficiale dell’Expo. “La “pelle” ramificata disegnata dallo Studio Nemesi (studio che ha vinto il bando di gara per la realizzazione dell’edificio, ndr) come involucro esterno dell’edificio evoca una figuratività primitiva e tecnologica al tempo stesso. La tessitura di linee genera alternanze di luci e di ombre, di vuoti e di pieni dando vita a un’architettura-scultura che rimanda ad opere di Land Art”.

 L’idea alla base dell’architettura dell’edificio è quella di comunità e di coesione, che genera allo stesso tempo un ritrovato senso di appartenenza. Questo senso di comunità è rappresentato in modo particolare dalla piazza interna all’edificio, partenza del percorso espositivo e che riunisce attorno a sé i quattro volumi che danno forma al palazzo. Questi quattro “volumi architettonici, metafora di grandi alberi, si legge sempre nel sito, presentano degli appoggi massivi a terra che simulano delle grandi radici che affondano nel terreno; gli stessi volumi, visti dalla piazza interna, aprendosi e allungandosi verso l’alto si liberano come chiome attraverso la grande copertura vetrata”.
Dalla piazza interna di Palazzo Italia parte una scalinata che attraversa longitudinalmente tutto l’edificio fino al sesto piano. Accoglie la zona espositiva un grande guscio sospeso, che si innalza da secondo al quarto piano e che è completamente visibile dalla piazza.

Palazzo Italia è anche un edificio sostenibile e attento all’ambiente. Oltre che da pannelli fotovoltaici, la struttura esterna dell’edificio è ricoperto da pannelli di un cemento molto particolare, il “i.active BIODYNAMIC” con principio attivo TX Active, brevettato da Italcementi. Peculiarità di questo materiale è che, come si legge sul sito dell’Expo, “a contatto con la luce del sole, il principio presente nel materiale consente di “catturare” alcuni inquinanti presenti nell’aria trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo smog”.

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