Il WWF promuove la pesca sostenibile con un video fuori dagli schemi
Una scena sottomarina... una musica tesa di sottofondo... un pesce decisamente minaccioso che emerge dagli abissi; all'improvviso la scritta "ORRIBILE!" compare sullo schermo (guarda il video in fondo all'articolo). Che non si tratti del trailer di un B-Movie diventa chiaro quando la voce fuori campo spiega che "Niente è orribile come l'eccesso di pesca". Poi c'è l'invito: "Fai la differenza. Scegli il pesce sostenibile." Si tratta della campagna di fine anno che il WWF ha diffuso ai media europei per sostenere il Progetto Fish Forward. Il progetto è cofinanziato dall'associazione ambientalista e dall'Unione Europea, attraverso gli undici paesi che hanno aderito: Bulgaria, Germania, Francia, Grecia, Italia, Croazia, Austria, Portogallo, Romania, Slovenia e Spagna. Va sottolineato che l'Unione Europea è il primo importatore di prodotti ittici al mondo. Nel biennio 2015-2017, diversi eventi, campagne, studi e mobilitazioni, dovranno sensibilizzare e informare l'opinione pubblica sull'importanza di consumare pesce in maniera consapevole e sostenibile. I promotori si propongono anche di far pressioni sui governi per ottenere leggi e regolamenti per la pesca sostenibile, contro il depauperamento dei fondali marini. In 40 anni le specie marine, a causa della pesca incontrollata, si sono ridotte del 39%. Per ottenere risultati è necessario che anche i consumatori siano consapevoli della filiera del pesce: dal pescatore al banco di vendita. Secondo i dati comunicati dal WWF il 10% della popolazione lavorativa mondiale è impiegata nel settore della pesca, da cui dipendono economicamente almeno 800 milioni di persone, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Il conto sale a circa 3 miliardi quando si contano le persone che dipendono essenzialmente dal pesce per l'apporto di proteine alla loro alimentazione.
Non a caso il WWF ha scelto la vigilia delle feste di Natale e Capodanno per rilanciare l'appello: un periodo di pranzi e cene, tradizionalmente a base di pesce. In Italia si consumano in media 25 kg di pesce pro capite, per un quarto di produzione locale e per tre quarti importato. Ai consumatori consapevoli, e a chi in questi giorni sta pensando al menù delle feste, si suggerisce di scegliere pesce sostenibile: certificato per evitare pratiche illegali; diversificato nelle specie per non contribuire allo sfruttamento eccessivo delle varietà più in pericolo; rispettoso delle taglie minime imposte per dar modo ai banchi di rinnovarsi; e tipico, per rinforzare le economie locali e tradizionali.