14 Marzo 2013
Redazione
ALIMENTAZIONE
14 Marzo 2013
Redazione

Riforma PAC: non è green come si sperava

Missione compiuta solo a metà: Il Parlamento europeo ha bocciato le proposte più inopportune della sua Commissione agricoltura, ma ha votato per una Politica Agricola Comune non attenta all’ambiente

La riforma della politica agricola comune 2014-2020 è stata votata anche dal Parlamento europeo, ma serpeggia grande delusione tra le associazioni ambientaliste che avevano raccolto ben 86.000 firme. Sui nuovi contenuti, la base dei negoziati nell’ambito del Consiglio Europeo durante i prossimi mesi, amari commenti di coloro che hanno battagliato affinché la Pac riformata tutelasse l’ambiente.

Il Parlamento ha bloccato alcuni dei peggiori provvedimenti che la Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo ha cercato di far passare, ma – ha sottolineato il Wwf - non è riuscito a realizzare le riforme necessarie per avere una PAC realmente più verde e capace di proteggere la natura, premiare l’agricoltura più sostenibile e mantenere vitali le zone rurali”.

La proposta originaria della Commissione europea del 2011 aveva lo scopo di stabilire il principio di premiare gli agricoltori per il mantenimento di pratiche agricole in grado di affrontare la crisi ambientale e rafforzare la legittimità pubblica della PAC , ma questa proposta mancava di una reale efficacia fin dall'inizio.

Maria Grazia Mammuccini portavoce delle 14 Associazioni italiane che sostengono la campagna per la riforma della PAC ha dichiarato:

"Il voto è deludente per quelli che come noi chiedono una profonda riforma della politica agricola. Tuttavia, è positivo che l’assemblea plenaria del Parlamento europeo abbia bloccato i peggiori aspetti della proposta della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, compresi i doppi sussidi illegali e la cancellazione dalla condizionalità di metà dei requisiti esistenti in materia di ambiente e di salute pubblica. Anche se non sono state inserite adeguate misure per premiare le pratiche agricole veramente sostenibili come l’agricoltura biologica e biodinamica né si è fatto nessun passo in avanti per rafforzare il secondo pilastro: il vero strumento per investire in progetti innovativi per il territorio rurale. Ancora una volta si è persa un’occasione strategica per una reale riforma della Pac in grado di dare un contributo al superamento della crisi economica e ambientale che stiamo vivendo”.

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