30 Ottobre 2012
ALIMENTAZIONE
30 Ottobre 2012

Salone del Gusto e Terra Madre: sapori internazionali e cibo di qualità in un unico evento

Per sei giorni, dal 24 al 29 ottobre, Torino ha ospitato nei padiglioni di Lingotto Fiere e Oval, migliaia di espositori e delegati delle comunità del cibo di Terra Madre e del Congresso internazionale di Slow Food, esperti, chef e accademici da tutto il mondo hanno partecipato alle Conferenze, ai Laboratori e Teatri del Gusto, agli Appuntamenti a Tavola e alle attività educative. Per la prima volta aperto al pubblico il Palaolimpico di Torino in occasione della Cerimonia di apertura del Salone del Gusto e Terra Madre

«La fusione tra Salone del Gusto e Terra Madre ha reso questa edizione la più bella di sempre, permettendo uno scambio continuo tra i Paesi, mescolando profumi e nazionalità, in cui è stata notevole la partecipazione dei giovani, produttori, delegati e semplici visitatori» ha affermato, in un comunicato stampa, Carlo Burdese, presidente di Slow Food Italia. E l’opinione è supportata da numeri «220.000 visitatori italiani e stranieri, 16.000 partecipanti alle 56 conferenze, 8000 studenti e 3700 bambini che hanno preso parte alle attività educative, affrontando temi molto attuali, quali acqua, salute e ambiente».
Neppure possono passare inosservati: un incremento del 10% nel numero complessivo di visitatori, il tutto esaurito a Master of Food, Laboratori e Teatri del Gusto con moltissimi stranieri, 15.000 download dell’applicazione dell’evento e una notevole affluenza all’Enoteca, in cui sono stati i grandi vini i veri protagonisti, accompagnati dai piatti delle vicine Cucine di Strada.

Con il suo orto di 400mq situato proprio al centro dell’Oval, l’Africa è sicuramente stata la protagonista dell’evento, con i suoi prodotti, le storie delle comunità e soprattutto le testimonianze dei tantissimi giovani che intendono riprendere in mano il futuro del continente, ritornando nei loro villaggi con gli occhi pieni di testimonianze, idee e progetti. Africa, dunque, ma non solo. Si è parlato molto anche di legalità, di lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, di rinascita e cooperazione tra le realtà colpite da disastri naturali, dalla Liguria all’Emilia, dall’Abruzzo al Giappone. Mani che si stringono, contatti che si scambiano, idee che si confrontano. In mille lingue diverse. Questi i simboli del Salone del Gusto e Terra Madre 2012.
Parallelamente all’evento, i 650 delegati provenienti da 95 Paesi hanno partecipato al VI Congresso Internazionale di Slow Food, discutendo di clima, sicurezza alimentare e biodiversità. «Con 90 interventi da 51 Paesi, Slow Food ha parlato al mondo e il mondo ha parlato a Slow Food». Così si è espresso Carlo Petrini, rieletto presidente dell’associazione all’unanimità, delineando gli obiettivi per i prossimi quattro anni: «Il nostro impegno non deve fermarsi, e gli obiettivi sono ambiziosi: nei prossimi quattro anni dobbiamo continuare il nostro lavoro in Africa con sempre maggiore convinzione, e dobbiamo alimentare l’Arca del Gusto con nuovi prodotti tradizionali e varietà autoctone a rischio di scomparsa», ha aggiunto il presidente esortando i delegati a lavorare nel proprio Paese per un rafforzamento complessivo delle comunità del cibo e dell’associazione. La novità principale è la costituzione di un ristretto comitato esecutivo formato da sei esponenti, con il compito di trasformare le scelte strategico politiche in attività concrete.
A completare la proposta di eventi culturali legati al Salone del Gusto e Terra Madre, La musica che gira intorno, con un ricco calendario che quest’anno è uscito dai padiglioni del Lingotto Fiere per inondare di note la città.

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