Secondo il Met Office, il servizio metereologico nazionale britannico, le piante si ridurranno assorbendo meno anidride carbonica: sarà l'effetto di condizioni simili a quelle del Niño
Secondo il Met Office, il servizio meteorologico nazionale del Regno Unito, il 2019 si preannuncia con livelli atmosferici di anidride carbonica (CO2) più alti di quelli raggiunti finora.
Secondo gli esperti, l’intensificarsi di queste condizioni deriva dalla continua combustione di fonti fossili di energia, oltre che dalla distruzione delle foreste, e nel 2019 la situazione potrebbe essere particolarmente preoccupante a causa di un previsto ritorno di condizioni simili a quelle del Niño, che provoca un clima caldo e secco nei tropici, limitando la crescita delle piante che assorbono l’anidride carbonica.
I livelli di gas serra non sono così alti da milioni di anni, cioè da quando la temperatura globale era più alta di 2-3° C. Questo vuol dire che, allo stato attuale, l’azione per il clima dev’essere quintuplicata come forza per restare all’interno di 1,5°C entro fine secolo rispetto ai livelli preindustriali, come stabilito dagli Accordi di Parigi nel 2015.
Richard Betts, del Met Office, sostiene che i livelli di anidride carbonica calano e si alzano a seconda dei cicli stagionali delle piante che la assorbono, ma l’unico responsabile che può fare qualcosa è l’uomo: “La CO2 aumenta di anno in anno, e questo continuerà a succedere finché gli umani non smetteranno di produrla”.
In The Guardian si legge anche l’affermazione del Professor Nick Ostle della Lancaster University, che sostiene quanto questa situazione è sì preoccupante, ma anche avvincente: “Rappresenta un invito a risposte rapide e radicali per compensare queste emissioni in crescita”. Per Ostle, sono necessari tagli all’uso di combustibili fossili, alla deforestazione e agli allevamenti di bestiame: una sfida enorme, ma dai risultati possibili, sia a livello locale che globale.