25 Marzo 2013
Redazione
CAMBIAMENTO CLIMATICO
25 Marzo 2013
Redazione

Buio a effetto domino

Iniziato sabato mattina dalle isole Samoa, si è concluso domenica alle 8,30 alle isole Cook. 

In tanti sono rimasti al buio per un’ora grazie alll’Earth Hour del 23 marzo scorso. Più di 7.000 città in oltre 150 Paesi. E quest’anno hanno esordito anche il Cremlino e la piazza Rossa a Mosca, la Sirenetta di Copenaghen e la statua del David di Firenze.

Un’ iniziativa che dal 2007 s’ ingrandisce ogni anno, coinvolgendo tutti i meridiani del Globo contro il riscaldamento climatico,vuol dire sempre maggiore consapevolezza. Per l’edizione 2013 ha partecipato anche una delle Nuove 7 Meraviglie del Mondo Naturale: la Table Mountain di Città del Capo. Inoltre, hanno detto Sì per la prima volta: Palestina, Tunisia, Galapagos, Suriname, Guyana Francese, St. Helena e Rwanda.

Iniziato sabato mattina dalle isole Samoa, il domino di spegnimenti - precisa una nota del WWF - si è concluso domenica alle 8,30 alle isole Cook, passando per monumenti come l'Opera House di Sidney, la Tokyo Tower, i grattacieli più alti del mondo, lo stadio di Pechino (Bird's nest), Marina Bay Sands a Singapore, la chiesa della Natività a Betlemme, il Ponte sul Bosforo, le mura di Dubrovnik, l'Acropoli di Atene, la Tour Eiffel, Buckingham Palace e il Big Ben, la porta di Brandeburgo, l'Empire State Building, Times Square e le Cascate del Niagara, la sede delle Nazioni Unite a New York.

Per l’associazione ambientalista l’Earth Hour “È molto di più di un’azione simbolica, è un gesto continuo che porta ad azioni reali, grandi e piccole, che stanno cambiando il Pianeta sul quale viviamo”. Tra i personaggi che hanno voluto inviare il proprio messaggio, anche gli astronauti canadese Chris Hadfield e russo Roman Romanenko che l'Ora della Terra l'hanno vista e twittata dallo spazio. In Italia - riassume il WWF - tantissime le iniziative organizzate nei circa 300 Comuni che hanno aderito, spegnendo monumenti simbolo come la scalinata di Trinità dei Monti a Roma, che ha ospitato l'evento centrale, la Cupola di San Pietro e il teatro alla Scala e il Castello Sforzesco a Milano, la Torre di Pisa, palazzo Sacrati Strozzi, Ponte Vecchio, Duomo e la statua del David a Firenze, l'Arena di Verona, la mole Antonelliana, Piazza del Plebiscito a Napoli, Piazza Maggiore a Bologna, le mura di Lucca, la Fontana Maggiore di Perugia, la Torre dell'Elefante di Cagliari, la statua di Garibaldi a Trapani, i ponti di Calatrava a Reggio Emilia, l'Acquario di Genova e tanti altri.

A Roma si è svolto l'evento centrale: il velista Giovanni Soldini ha spento la scenografica scalinata di Trinità dei Monti, in Piazza di Spagna, insieme con il fondatore del WWF Italia Fulco Pratesi, l'attrice Nicoletta Romanoff e la squadra dei comici di Radio2 Rai Ottovolante capitanata da Dario Ballantini e Savino Zaba.

Sul ‘green carpet’ anche i comici Dario Cassini, Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, Marco Bazzoni, Antonio Giuliani, Fabrizio Gaetani, la cantante Simona Molinari e Massimiliano Rosolino. A pochi giorni dall'elezione del nuovo pontefice, anche la Cupola di San Pietro ha spento le proprie luci mentre i frati della Basilica di San Francesco ad Assisi, che ha partecipato all'evento, hanno ricordato il suo richiamo a custodire l'ambiente.

"L'Ora della Terra ha avuto la forza di unire 2 miliardi di persone in ogni angolo del mondo per diffondere un nuovo senso della vita sul pianeta, mettere la natura al centro dei nostri valori e cambiare concretamente i nostri modi di vivere, a tutti i livelli della società". "Quest'anno più che mai l'Ora della Terra ha ampliato il proprio raggio di azione contro il cambiamento climatico, passando da evento simbolico per chiamare alla trasformazione del mondo a strumento globale per realizzare quella trasformazione attraverso il coinvolgimento concreto di persone, istituzioni e mondo produttivo in tutto il mondo", ha aggiunto Maria Grazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia.

**
 
 

Earth Day Srl. Copyright © 2014 - All rights reserved.
Registrazione Tribunale di Roma N.247 del 11/11/2014