2 Maggio 2013
Redazione
CAMBIAMENTO CLIMATICO
2 Maggio 2013
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Gas serra, Ispra: in Italia nel 2011 emissioni in calo del 5,8% rispetto al 1990

In base ai dati comunicati dall'Ispra in Italia le emissioni totali dei sei gas serra sono diminuite nel 2011 del 2,3% rispetto all'anno precedente e del 5,8% rispetto al 1990

L’obiettivo di Kyoto è sempre più vicino e proseguendo di questo passo l’Italia può farcela. Si parla ovviamente delle emissioni di gas serra nell’atmosfera e chi lo afferma è l’Ispra, l’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale, nel suo ultimo ‘Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera dei gas serra per l'anno 2011’. Come si legge nel rapporto “in Italia le emissioni totali dei 6 principali gas serra, espresse in CO2 equivalente, sono diminuite nel 2011 del 2,3% rispetto all'anno precedente e del 5,8% rispetto all'anno base (1990), a fronte di un impegno nazionale di riduzione del 6,5% nel periodo 2008-2012”.

Tengono a sottolineare i tecnici dell’Ispra che questo calo registrato dal 2008 è la diretta conseguenza della crisi economica che non solo ha ridotto i consumi energetici e delle produzioni industriali ma anche la crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico). Le emissioni dalle industrie energetiche e manifatturiere, che nel periodo 2008-2011 incidevano mediamente per il 58,8% delle emissioni nazionali, mostrano una riduzione del 15,5%, mentre quelle dei restanti settori si sono ridotte del 5,1%.

Secondo l’Ispra, tra il 1990 e il 2011 le emissioni di tutti i gas serra considerati dal Protocollo di Kyoto sono passate da 519 a 489 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, variazione ottenuta principalmente grazie alla riduzione delle emissioni di CO2, che contribuiscono per l'85% del totale e risultano, nel 2011, inferiori del 4,7% rispetto al 1990. Le emissioni di metano (CH4) e di protossido di azoto (N2O) sono rispettivamente pari a circa il 7,5% e 5,5% del totale e sono in calo sia per il metano (-16,4%) che per il protossido di azoto (-28,1%). Un grande traguardo per il nostro Paese.

Per quanto riguarda gli altri gas serra, gas fluorurati quali idrofluorocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC) e esafluoruro di zolfo (SF6), questi hanno un peso complessivo sul totale delle emissioni che varia tra lo 0,1% e l'1,9% e, a parte l’HFC che segna un leggero aumento, sono tutti in calo.

In merito alla gestione dei rifiuti, infine, le emissioni sono diminuite del 15,9%, e sono destinate a ridursi nei prossimi anni per la riduzione delle emissioni dallo smaltimento dei rifiuti solidi urbani in discarica.

Ci sono, però, due dati in controtendenza. Il primo è quello che riguarda le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti: rispetto al 1990, queste sono aumentate del 15,4% a causa dell'incremento della mobilità di merci e passeggeri. Per il trasporto su strada, ad esempio, le percorrenze complessive (veicoli x km) per le merci sono aumentate del 44%, e per il trasporto passeggeri del 36%. È evidenziato però nel rapporto che il 2011 è stato il secondo anno consecutivo in cui si riscontra una riduzione delle percorrenze di merci e anche i consumi energetici del settore, dopo aver raggiunto un picco nel 2007, sono in riduzione.

Il secondo, invece, esamina le emissioni nel settore residenziale e servizi: nel periodo 1990-2011, queste sono aumentate del 9,7%.

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