Gli esperti internazionali non hanno dubbi: il tempo per salvare il Pianeta è limitato

Salvare il mondo da una discesa irreversibile? Si può, ma solo a patto di farlo ora, perché i prossimi 10-15 anni saranno decisivi per il destino dell’intero Pianeta. A dirlo è l’ultimo report della Global Commission on the Economy and Climate, intitolato “Unlocking the Inclusive Growth Story of the 21th Century”.
I più eminenti politici ed economisti internazionali sono d’accordo: l’unica crescita possibile è quella che prevede l’interazione di una veloce crescita tecnologica con una maggiore produttività delle risorse e con l’investimento in infrastrutture sostenibili, soprattutto in cinque settori d’azione che sono l'energia, le città, il cibo e l'utilizzo del suolo, l'acqua e l'industria.
Nonostante negli ultimi anni siano stati fatti passi da gigante in campo economico e tecnologico, i progressi non sono stati abbastanza veloci dal punto di vista socio-ambientale, probabilmente perché non tutti salgono a bordo di un ideale che mira ad un Pianeta più sostenibile entro il 2030.
Il rischio? Secondo il dossier è davvero alto, perché non riducendo i combustibili fossili, non eliminando tutti gli ostacoli ad un’economia circolare e non favorendo l’innovazione tecnologica in una direzione ecosostenibile, il mondo rischia di non contenere il riscaldamento globale entro i 2° C.
Invece, se riuscissimo ad invertire la rotta, nel report si parla di grandi traguardi tanto ambiziosi quanto possibili da raggiungere: potremmo guadagnare 26 mila milioni di dollari da oggi al 2030, potremmo evitare 700 mila morti premature a causa dell’inquinamento, potremmo generare 65 milioni di posti di lavoro nel settore dell’energia pulita, potremmo vedere le donne più inserite nel mondo del lavoro e tutto il mondo si arricchirebbe.
Un sogno? Secondo il dossier potremmo farlo diventare realtà, ma ad un solo costo: “il tempo per farlo è ora”.