CAMBIAMENTO CLIMATICO
19 Settembre 2014

Pronti per la People’s Climate March in difesa del clima

Il 21 settembre si svolgerà in molte piazze del mondo la marcia in difesa del clima. A Roma, Legambiente, KyotoClub, Italian Climate Network e Power Shift Italia hanno organizzato l’evento “New York chiama Roma”

New York chiama e Roma risponde. In occasione della giornata mondiale di mobilitazione contro i cambiamenti climatici, che si svolgerà domenica 21 settembre, Roma, in contemporanea ad altre città del mondo, si prepara ad una grande mobilitazione per la difesa del clima.
In occasione del vertice dei capi di Stato che si svolgerà a New York il prossimo 23 settembre per discutere della questione climatica, infatti, la società civile ha deciso di incontrarsi in centinaia di piazze di tutto il mondo, per dire basta all’inquinamento che sta inesorabilmente modificando il nostro clima, con forti ripercussioni sul nostro pianeta. Ecco allora che è nata la People’s Climate March: una vera e propria marcia per il clima.
In Italia sono tre le associazioni che hanno risposto a questa importante chiamata: Legambiente, KyotoClub, Italian Climate Network e Power Shift Italia, che insieme hanno organizzato l’evento “New York chiama Roma” che si svolgerà in contemporanea con quello della Grande Mela. L’appuntamento è per tutti il 21 settembre alle ore 15 in via dei Fori Imperiali, per la biciclettata. A seguire sono previsti: la proiezione in live streaming della Marcia Per il Clima di New York e proiezioni video di sensibilizzazione sul tema dei cambiamenti climatici. Saranno presenti inoltre banchetti delle varie Associazioni/Aziende/Artigiani e tanta musica.

 “Vogliamo organizzare una manifestazione allegra - dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - in bici, con musica e stand, proiezioni e un collegamento con New York”. L’obiettivo dell’iniziativa è infatti di dare voce a cittadini, famiglie e giovani che vogliono un modello economico ed energetico diverso, ma anche di promuovere, diffondere e far conoscere le alternative concrete e già integrate nei territori. “I cambiamenti climatici - prosegue Cogliati Dezza - hanno ripercussioni sull’intero pianeta e ci riguardano tutti da molto vicino. A pochi giorni dall'ennesima catastrofe nel Gargano, che ancora una volta ha seminato vittime e distruzione, è ormai evidente che non sono un rischio lontano, ma un dramma con cui occorre fare i conti anche per paesi dell'area mediterranea”.
"L’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 2°C, rispetto ai livelli preindustriali (temperatura media globale), non è cosa di poco conto: si deve de-carbonizzare l’economia cinque volte di più rispetto a quanto avviene oggi, accelerando così la diffusione delle fonti rinnovabili e puntando sull’efficienza energetica – sottolinea Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club. L’Europa dovrà definire obiettivi incisivi per il 2030, come premessa per il raggiungimento nel 2015 di un serio accordo globale sul clima"- continua Silvestrini".
“Che il cambiamento climatico sia una realtà è ormai purtroppo accertato. Sappiamo ciò che potrebbe accadere al nostro pianeta e che rischio corrono le generazioni future. È di fondamentale importanza intervenire, ha commentato Pierluigi Sassi Presidente di Earth Day Italia. “Ma ancora più importante è risvegliare la coscienza pubblica su questo tema e la People’s Climate March è proprio un’occasione di queste”.

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