Green building per il clima mediterraneo: il caso di “Abitare Mediterraneo”

Con l’obiettivo di trovare soluzioni edilizie innovative per l’area mediterranea, che siano adeguate non solo al clima ma anche al contesto territoriale e sociale,  è nata in Toscana la piattaforma Abitare Mediterraneo

01 settembre 2015

La forte specificità dell’area mediterranea, caratterizzata da un clima mite d’inverno e molto caldo d’estate, ha influito sul modo di fare edilizia in questi territori. L’incremento, ad esempio, del consumo di energia necessario al rinfrescamento delle abitazioni nel periodo estivo, ma anche lo stesso consumo di risorse naturali, ha reso necessaria nel corso degli anni la ricerca di soluzioni edilizie appropriate a questo particolare clima, che siano attente all’ambiente, riducano i consumi energetici e rispondano alle esigenze di comfort estivo.

Proprio con l’obiettivo di trovare soluzioni edilizie innovative per l’area mediterranea, che siano adeguate non solo al clima ma anche al contesto territoriale e sociale, è nata in Toscana la piattaforma Abitare Mediterraneo. Tutto nasce dalla consapevolezza che, si legge nel sito del progetto, “la globalizzazione del settore delle costruzioni e la delega totale del comfort interno all'impiantistica hanno determinato, nell'ultimo secolo, la realizzazione sempre più pervasiva di edifici omologati e poco relazionati al loro contesto climatico, culturale e materiale”. Diversamente sono necessarie “soluzioni “ad hoc”, che stimolino la ricerca di nuove forme di economia, legate alla riduzione dei consumi energetici ma anche alla valorizzazione delle tradizioni architettoniche mediterranee”. Quest’ultime, infatti, si legge sempre nel sito, “sono ricche di potenzialità e di contaminazioni culturali, e rappresentano un importante riferimento per sviluppare componenti edilizie ad alte prestazioni energetiche e compatibilità ambientale e qualità architettonica degli interventi di nuova edifi¬cazione e di riquali¬ficazione”.

Strumento fortemente voluto dalla Regione Toscana che l’ha finanziato, la Piattaforma Abitare Mediterraneo risponde proprio a queste esigenze: ha tra gli obiettivi quello di “accrescere la competitività e l’innovazione delle imprese toscane e favorire una forte riqualificazione energetico ambientale del patrimonio edilizio esistente in Toscana”. Tutto questo uscendo fuori dai confini della Regione: la piattaforma infatti “promuove e sviluppa programmi strategici a livello nazionale ed europeo e favorisce l’integrazione tra ricerca- formazione -innovazione ed il mondo delle imprese attraverso la creazione di specifiche reti”. Si è quindi creato un approccio tutto ”toscano” al green building ma con lo scopo di fare della Toscana un “laboratorio internazionale” di edilizia sostenibile.

Alla piattaforma hanno aderito, oltre alla Regione Toscana e a moltissime aziende, anche l'Università degli studi di Firenze, Unioncamere e Ance.
Di questo importante strumento se ne è parlato a Livorno nella terza tappa del Future Build Meeting, l’evento sull’architettura e l’edilizia sostenibile.

Diego De Cicco

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