11 Febbraio 2013
Redazione
CICLO DEI RIFIUTI
11 Febbraio 2013
Redazione

Clini: "Il Tar ha preso una decisione incomprensibile"

Continua la battaglia del Ministro dell’Ambiente affinché venga ripristinato il decreto del 7 gennaio 2013 che individua gli impianti di TMB e quelli per la valorizzazione energetica dei rifiuti utilizzabili nella Regione Lazio

Se il Consiglio di Stato non esaminerà rapidamente il ricorso contro la sospensione del decreto rifiuti per Roma effettuata dal Tar del Lazio il Ministro Corrado Clini è pronto, qualora esistano le condizioni, a preparare “un altro provvedimento urgente”. Lo ha affermato il Ministro stesso a margine del convegno 'Memorandum 2013' ; e ha aggiunto: “credo che non si possa scherzare con queste tematiche e che non si possa continuare a campare così. Questa è una commedia alla quale non mi presto".

Secondo Clini quella del Tar è una decisione incomprensibile, considerando che il nucleo operativo ecologico (NOE) dell'Arma dei Carabinieri ha appurato l’insufficienza degli impianti della Provincia di Roma e senza dimenticare la ‘pesante’ procedura di infrazione avviata nel 2011 dall’UE contro l’Italia a causa del conferimento nella discarica di Malagrotta di rifiuti urbani indifferenziati.

Entrambe le iniziative promosse dal Ministro dell’Ambiente con il provvedimento del 7 gennaio 2013, sono finalizzate a “ fronteggiare la situazione di grave criticità nella gestione dei rifiuti urbani nella Provincia di Roma” richiamata dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 luglio 2011, e dalla legge 228 del 2012.

“Il pieno impiego della capacità residua di tutti gli impianti TMB della Regione, a partire da quello di Colfelice, che da solo potrebbe coprire oltre il 35 % del fabbisogno, con una capacità residua di 169.986,760 tonnellate annue, è essenziale per far fronte all’emergenza”.

Secondo il TAR l’unica possibilità che Roma sia autosufficiente risiede nella continuazione del conferimento di rifiuti non trattati a Malagrotta. Ma il Ministro Clini non cela la sua perplessità: “non posso credere che il TAR abbia consapevolmente deliberato di proseguire in una pratica sanzionata da una procedura di infrazione comunitaria e contraria alla legge”. L’incombente emergenza rifiuti a Roma è stata notificata a partire dal DPCM del 22 luglio 2011, ed “è singolare che il TAR non se ne sia accorto”.

Clini ha inoltre evidenziato che gli accertamenti svolti dal NOE dei Carabinieri, organo di polizia giudiziaria, possono essere contestati solo attraverso una querela di falso. (fonte: Ministero dell’Ambiente )

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