27 Marzo 2013
Redazione
CICLO DEI RIFIUTI
27 Marzo 2013
Redazione

I Paesi europei aumentano il riciclo del vetro

Il recupero del vetro, materiale riciclabile al 100%, all’infinito, nell’ambito del medesimo processo industriale ha superato il 2011 in segno positivo

Il tasso medio di riciclo del vetro nell’Unione Europea è cresciuto, per la prima volta, oltre la soglia del 70 per cento. Il buon risultato, pubblicato dalla Federazione Europea dei Contenitori in vetro (FEVE), significa che più di 11 milioni di tonnellate di vetro sono stati raccolti per essere riciclati in tutta l’Unione Europea nel 2011.

Questo esito positivo è frutto degli enormi sforzi fatti negli ultimi anni in tutti gli Stati Membri Europei, per raggiungere il target europeo di riciclo del vetro del 60%, un livello che è stato conseguito da tutti i più importanti Paesi dell’Unione, già nel 2008 o prima.

Alcuni di essi, come Austria, Belgio, Irlanda, Lussemburgo, Germania, Svezia e Paesi Bassi, nell’ultimo anno hanno fatto registrare risultati particolarmente eccellenti, mentre altri sono sulla buona strada per il rispetto dei limiti fissati dalle normative. Solo per alcuni Paesi c’è ancora parecchio lavoro da svolgere, per centrare gli obiettivi di legge².

L'Italia si conferma anche per quest'anno (secondo dati elaborati a consuntivo del 2011) ai vertici di questa speciale classifica europea, trovandosi al 4° posto, dopo Germania, Francia e Inghilterra. Tuttavia, se la quantità e, soprattutto, la qualità della raccolta differenziata del nostro Paese migliorassero, raggiungendo la media dello standard europeo, si potrebbero incrementare ulteriormente i successi ottenuti, soddisfacendo appieno, senza il ricorso all'importazione di rottame, la grande capacità di riciclo del settore vetrario italiano, capacità che supera i 2 milioni di tonnellate all'anno.

Tutti gli attori del “circuito chiuso del vetro” hanno contribuito a questi buoni risultati. Da una parte, l’industria del vetro ha disegnato, prodotto e pubblicizzato contenitori tali da essere effettivamente reimpiegati in un sistema di riciclo a circuito “chiuso”, oltre ad avere diffuso presso i consumatori le buone pratiche per una corretta raccolta finalizzata al riciclo. Dall’altra, i sistemi di raccolta differenziata e le fasi di trattamento del vetro sono stati progressivamente migliorati, e l’opinione pubblica è stata informata sull’importanza di raccogliere e recuperare vetro in quantità ed in qualità. Riciclare imballaggi in vetro rappresenta, infatti, una preziosa risorsa per l’ambiente e per l’economia e, per questo, il vetro dovrebbe essere sempre raccolto attraverso canali differenziati più corretti.

"Non abbiamo problemi ad assorbire e riciclare più rottame di vetro, sempre che questo sia di alta qualità. Il riciclo del vetro è l’elemento chiave di un’economia circolare perché il riciclo chiude la catena di un sistema chiuso” - afferma Stefan Jaenecke Presidente di FEVE – “Il riciclo del vetro consente di risparmiare materie prime, energia e riduce i costi di produzione”.

Costituito da minerali abbondanti in natura – sabbia, carbonato di sodio e carbonato di calcio – il vetro è un materiale riciclabile al 100%, all’infinito, nell’ambito del medesimo processo industriale. Ogni volta che una bottiglia o un vaso di vetro sono riciclati nella produzione di nuovi contenitori, si risparmiano energia, materie prime e viene ridotta l’emissione di CO2. Il vetro raccolto e qualitativamente idoneo all’avvio a riciclo in vetreria può essere rifuso e utilizzato innumerevoli volte per produrre nuove bottiglie, in un sistema virtuoso “a circuito chiuso”, e senza mai perdere le caratteristiche o le prestazioni del contenitore d’origine.

Dal rapporto di FEVE emerge che:

  • Un risparmio di oltre 12 milioni di tonnellate di materie prime (sabbia, carbonato di sodio, carbonato di calcio)
  • Una riduzione di oltre 7 milioni di tonnellate di Co2, equivalenti a muovere 4 milioni di macchine su strada
  • Un risparmio del 2,5% di energia per ogni 10% di vetro riciclato nel forno

Altri sforzi dovranno essere fatti per raccogliere e riciclare il restante 30% di vetro che, attualmente, viene smaltito in discarica e promuovere un’economia circolare che, grazie al “riciclo chiuso” in vetreria, si adatti all’ambiziosa visione della Commissione Europea che vorrebbe costruire una società a zero rifiuti e promuovere un uso sostenibile delle risorse.

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