17 Novembre 2014
Stefania Galli
CICLO DEI RIFIUTI
17 Novembre 2014
Stefania Galli

Nuova vita degli pneumatici per uno sport più sostenibile

Sono tanti gli ambiti in cui un pneumatico fuori uso può essere riutilizzato: dall’asfalto agli isolanti fino anche allo sport

La gomma di cui è costituito un pneumatico è un materiale con particolari caratteristiche: elevata capacità di assorbimento degli urti, elasticità e resistenza alle deformazioni, resistenza agli agenti atmosferici. Tali caratteristiche si riscontrano poi nei materiali che vengono realizzati dal suo riciclo. Sono moltissimi gli ambiti di utilizzo di questi materiali derivati dal recupero degli pneumatici fuori uso, tra cui lo sport e il tempo libero. L’utilizzo di questi materiali nell’ambito dello sport ha moltissimi vantaggi, tra cui quello ambientale: in questo modo, infatti, non solo si risolve il problema degli pneumatici abbandonati che sono altamente pericolosi sia per l’uomo che per l’ambiente; ma si riduce il consumo di materie prime vergini utilizzando questo materiale riciclato. Di questo e altro, ne abbiamo parlato con l’Ingegnere Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus, società senza scopo di lucro principale responsabile della gestione degli pneumatici fuori uso in Italia.

Ingegnere, partiamo dall’inizio: quante emissioni di Co2 si sono evitate all’atmosfera con il recupero e il riciclo degli pneumatici fuori uso?
Nel corso del 2013 sono stati raccolti in Italia circa 250mila tonnellate di pneumatici fuori uso, evitando emissioni in atmosfera per oltre 800mila tonnellate equivalenti di Co2.

Il materiale derivante da recupero di PFU (Pneumatici Fuori Uso) è utilizzato anche nel settore sportivo e del tempo libero: nel caso particolare dello sport, quali sono i suoi ambiti maggiori di applicazione?
La gomma di cui è costituito un pneumatico è un materiale elastico, con una forte resistenza agli agenti atmosferici. Queste caratteristiche permettono all’atleta di ottenere il massimo della prestazione sportiva. Sono tante le applicazioni nello sport: dalle piste di atletica realizzate con questo materiale, ai campi di calcio con erba sintetica e intaso di gomma naturale fino ai pavimenti in gomma per le palestre. Solo per citare le principali, ma non sono le uniche: viene utilizzato anche nella pallacanestro, nella pallavolo e nella pallamano. Inoltre si sta esplorando anche il mondo dell'equitazione: là dove ci sono attività di corsa, di salto e di impegno fisico, la rispondenza della superficie elastica è sempre di estremo vantaggio soprattutto per il cavallo. In caso di cadute e di urti, infatti, i danni, grazie a queste superfici, vengono attenuati.

L’utilizzo dei materiali derivati dal recupero dei PFU nello sport che tipo di vantaggi può dare?
Si evita, prima di tutto, di importare materiali vergini dall’estero. Utilizzando materiali derivati dal ciclo di trattamento del rifiuto, diamo un grande vantaggio sia economico, evitando importazioni, ma anche ambientale, mettendo a buona dimora un materiale che era già nel nostro paese.

Materiali sportivi realizzati dal recupero del PFU hanno successo nel nostro Paese? Rispetto all’Europa il nostro Paese come si trova?
In Italia si sconta una ritardata partenza di questa gestione del pneumatico fuori uso, iniziata solo nel 2011, quando nei paesi scandinavi un analogo modello era entrato in funzione già nel 1995. Inoltre è presente un “attrito culturale”: i cittadini, a causa di abitudini tradizionali e normative non estremamente chiare, sono frenati verso questo tipo di innovazione. In un confronto con altri paesi europei si vede come Francia, Danimarca, Belgio, Olanda, hanno una maggiore familiarità nell'utilizzo di questi materiali. Ma siamo anche molto determinati a proseguire su questa strada.

L’Atalanta è la prima società di serie A ad avere un campo realizzato con gomma da riciclo di PFU: lo scorso 8 ottobre è stato, infatti, inaugurato il nuovo stadio su cui giocherà la squadra della primavera. Che caratteristiche ha questo campo e quali vantaggi consente?
Prima di tutto è un campo che non richiede manutenzione: una volta applicata, l'erba non va né tagliata né bagnata, con vantaggi di natura ambientale. Inoltre il campo rimane sempre in costanti condizioni anche giocando molte ore al giorno per tutti i giorni. Un campo in erba, dopo una partita, deve riposare per alcune ore prima di poter giocare una seconda partita, a differenza del campo artificiale che permette un utilizzo continuativo. Un altro grande vantaggio è che, con qualsiasi condizione atmosferica, la superficie del campo rimane molto uniforme grazie ad un sistema integrato di drenaggio: attraverso canalizzazioni, l’acqua viene convogliata fino a pozzetti di drenaggio mantenendo le condizioni del campo sempre ottimali.

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