27 Maggio 2013
Samanta La Manna
CICLO DEI RIFIUTI
27 Maggio 2013
Samanta La Manna

Operazione spiagge pulite

Torna Clean Up Med, la campagna di Legambiente che coordina volontari di ogni età per la pulizia di spiagge e fondali

Lo scorso poco primaverile fine settimana non ha scoraggiato i volontari di Legambiente che, come ogni anno dal 1995, armati di pazienza ed entusiasmo non hanno disatteso l’appuntamento Clean Up Med: una pulizia generale delle coste del Mediterraneo per liberarle dai rifiuti abbandonati e restituirle alla loro originale bellezza. Venticinque tonnellate di rifiuti di ogni genere abbandonati sulle spiagge sono stati rimossi dai volontari durante l’ultimo week-end di maggio.

L’impegno non si è concluso: a causa del maltempo alcune zone non sono state raggiunte e così, quello che l’associazione ambientalista definisce “Un gesto di grande civiltà che unisce idealmente le popolazioni di lingue e culture diverse di ben 1.500 località costiere” sarà ripetuto per altri due fine settimana ancora (1/2 e 8/9 giugno).
Sono stati rimossi rifiuti di ogni tipo: dai I mozziconi e filtri di sigarette, decisamente in quantità superiore, a bottiglie e sacchetti di plastica, catrame, recipienti metallici ed elettrodomestici, a pezzi, ma anche interi. Grandi e piccini, scuole, associazioni, enti locali, strutture turistiche, tutti uniti dal solo scopo di eliminare tonnellate di rifiuti che inquinano e deturpano le coste del Mediterraneo.

 Le giornate di pulizia sono inoltre occasione per i volontari della Protezione Civile di esercitare l’efficacia del loro intervento in caso di grave incidente ambientale in mare: vengono infatti simulate situazioni drammaticamente reali, come una petroliera che perde il suo carico, per testare strumenti e mezzi a disposizione per contrastare simili emergenze.
 Il Mediterraneo è considerato tra i 25 luoghi a maggior concentrazione di forme di vita animale e vegetale sulla Terra. È l'habitat naturale del 20% di tutte le specie marine. Una straordinaria concentrazione di biodiversità che rischia di essere irreparabilmente compromessa delle attività umane: pesca illegale, cementificazione selvaggia, scarichi abusivi, il trasporto del greggio, sono solo alcuni esempi a cui si aggiungono i danni causati dai mutamenti climatici. L’obiettivo di Clean up the med è informare sugli effetti devastanti che queste attività producono se non regolate da vincoli precisi, necessari per tutelare la salute del nostro bellissimo mare

''Sono 24 anni che organizziamo 'Spiagge e fondali puliti' - ricorda la direttrice generale di Legambiente, Rossella Muroni - e continueremo a portarla avanti nella speranza che in un giorno non lontano non sia più necessario andare a raccogliere spazzatura gettata in mezzo alla natura, sui litorali o direttamente in mare. La partecipazione a questa campagna, che peraltro ha ormai un respiro internazionale - rileva Muroni - e' cresciuta con costanza, ma l'informazione e in coinvolgimento dei cittadini ancora non basta. L'ignoranza di chi abbandona i rifiuti va combattuta ancora, con forza, cosi' come i comportamenti illegali''.

(fonte:Legambiente)

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