Torna Clean Up Med, la campagna di Legambiente che coordina volontari di ogni età per la pulizia di spiagge e fondali
Lo scorso poco primaverile fine settimana non ha scoraggiato i volontari di Legambiente che, come ogni anno dal 1995, armati di pazienza ed entusiasmo non hanno disatteso l’appuntamento Clean Up Med: una pulizia generale delle coste del Mediterraneo per liberarle dai rifiuti abbandonati e restituirle alla loro originale bellezza. Venticinque tonnellate di rifiuti di ogni genere abbandonati sulle spiagge sono stati rimossi dai volontari durante l’ultimo week-end di maggio.
L’impegno non si è concluso: a causa del maltempo alcune zone non sono state raggiunte e così, quello che l’associazione ambientalista definisce “Un gesto di grande civiltà che unisce idealmente le popolazioni di lingue e culture diverse di ben 1.500 località costiere” sarà ripetuto per altri due fine settimana ancora (1/2 e 8/9 giugno).
Sono stati rimossi rifiuti di ogni tipo: dai I mozziconi e filtri di sigarette, decisamente in quantità superiore, a bottiglie e sacchetti di plastica, catrame, recipienti metallici ed elettrodomestici, a pezzi, ma anche interi. Grandi e piccini, scuole, associazioni, enti locali, strutture turistiche, tutti uniti dal solo scopo di eliminare tonnellate di rifiuti che inquinano e deturpano le coste del Mediterraneo.
Le giornate di pulizia sono inoltre occasione per i volontari della Protezione Civile di esercitare l’efficacia del loro intervento in caso di grave incidente ambientale in mare: vengono infatti simulate situazioni drammaticamente reali, come una petroliera che perde il suo carico, per testare strumenti e mezzi a disposizione per contrastare simili emergenze.
Il Mediterraneo è considerato tra i 25 luoghi a maggior concentrazione di forme di vita animale e vegetale sulla Terra. È l'habitat naturale del 20% di tutte le specie marine. Una straordinaria concentrazione di biodiversità che rischia di essere irreparabilmente compromessa delle attività umane: pesca illegale, cementificazione selvaggia, scarichi abusivi, il trasporto del greggio, sono solo alcuni esempi a cui si aggiungono i danni causati dai mutamenti climatici. L’obiettivo di Clean up the med è informare sugli effetti devastanti che queste attività producono se non regolate da vincoli precisi, necessari per tutelare la salute del nostro bellissimo mare
''Sono 24 anni che organizziamo 'Spiagge e fondali puliti' - ricorda la direttrice generale di Legambiente, Rossella Muroni - e continueremo a portarla avanti nella speranza che in un giorno non lontano non sia più necessario andare a raccogliere spazzatura gettata in mezzo alla natura, sui litorali o direttamente in mare. La partecipazione a questa campagna, che peraltro ha ormai un respiro internazionale - rileva Muroni - e' cresciuta con costanza, ma l'informazione e in coinvolgimento dei cittadini ancora non basta. L'ignoranza di chi abbandona i rifiuti va combattuta ancora, con forza, cosi' come i comportamenti illegali''.
(fonte:Legambiente)