21 Marzo 2013
Redazione
CICLO DEI RIFIUTI
21 Marzo 2013
Redazione

Ripulire gli oceani e i mari del mondo

Secondo un rapporto realizzato da Fao e Unep, le reti dismesse abbandonate alla deriva negli oceani ammontano a circa 640.000 tonnellate, un decimo di tutti i rifiuti presenti in mare. Si tratta di reti che rimangono nell'ecosistema marino per centinaia di anni, responsabili della cattura accidentale di delfini, tartarughe e uccelli. Ridurre i rifiuti solidi presenti nei mari e in particolare le reti da pesca, attraverso il recupero e il riciclo del materiale abbandonato, è l'obiettivo del progetto internazionale ''The Healthy Seas, a Journey from Waste to Wear'', iniziativa lanciata da Aquafil, Ecnc Land & Sea Group e Star Sock.

L'iniziativa si articolerà in tre punti: la prima fase, ''Healthy Seas'', si concentrerà su tre aree costiere europee, Mare del Nord (Paesi Bassi e Belgio), Mar Adriatico (Italia, Slovenia e Croazia) e Mar Mediterraneo (Spagna); la seconda individuerà procedure che scoraggino l'abbandono delle reti da pesca in mare agevolando la gestione responsabile delle reti da pesca giunte a fine vita, permettendo il loro recupero e la rigenerazione in nuovi prodotti; durante la terza fase saranno sviluppate proposte concrete per i Governi affinché il lavoro fatto possa trasformarsi in risultati di lungo termine.

Sarà inoltre costituito un fondo ''Healthy Seas'' volto alla sensibilizzazione sui temi della salute e conservazione dei mari, il recupero delle reti da pesca abbandonate e al finanziamento di progetti locali. Lo sviluppo del progetto prevede che i tre fondatori del consorzio aprano ad altri partner sia del mondo profit sia di quello non profit. Saranno  coinvolte comunità locali, esperti e operatori del settore per la creazione di best practise che consentiranno di migliorare il recupero e la rigenerazione delle reti. Le reti recuperate sono ancora troppo spesso inviate alle discariche o semplicemente bruciate; attraverso il programma ''Healthy Seas'' verranno invece rigenerate in filo Econyl, materia prima utilizzata per ri-creare prodotti nuovi, come calze, costumi da bagno, biancheria intima e tappeti.

TAG: Fao , Mare , Oceano , Reti pesca , UNEP
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