Stop a rifiuti non trattati nelle discariche, revisione delle autorizzazioni rilasciate da Sottile, vertice per il 7 gennaio, lavoro meticoloso e nel quadro della legge di stabilità. Tutto con un unico obiettivo: RICICLO
I tempi sono ormai strettissimi. La gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio richiede una soluzione urgente e il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini sta lavorando alla parte burocratica e tecnica per l'emanazione del decreto con il quale fissare le misure non più rinviabili e da concretizzare entro i prossimi 60 giorni. L’obiettivo è assicurare che la gestione del ciclo integrale dei rifiuti di Roma sia organizzata e gestita secondo quanto stabiliscono le direttive europee e le leggi nazionali.
“Il decreto si baserà su raccolta differenziata e recupero di materia ed energia – ha dichiarato Clini – ma punterà anche sul trattamento meccanico biologico, sul recupero della frazione organica e sulla produzione di compost di qualità, utilizzando in via prioritaria gli impianti che esistono nel Lazio e completando le procedure di autorizzazione di quelli da oltre un anno sotto esame delle amministrazioni competenti”.
Il ministro, completando il decreto, terrà in conto sia quanto previsto dalla legge di stabilità sia l’obiettivo del riciclo, punto imprescindibile nel miglioramento della situazione. Inoltre ha convocato per il 7 gennaio le amministrazioni competenti e le imprese interessate (come Ama, Acea e altre imprese locali) per illustrare il contenuto e il cronoprogramma delle azioni stabilite dal decreto.
“in questo contesto saranno riconsiderate le autorizzazioni rilasciate dal prefetto Goffredo Sottile per gli impianti di smaltimento di Malagrotta e Monti dell'Ortaccio, e comunque deve essere evitato il conferimento in discarica di rifiuti non trattati”, ha affermato Clini, soprattutto perché “i risultati del loro lavoro li abbiamo sotto gli occhi”.