Entro questa settimana rimozione dei Pneumatici Fuori Uso abbandonati nei pressi del “Ponte delle Monache” nel sito archeologico del Comune di Calvi Risorta (CE)
Un’antica colonia romana, tesoro di storia e di bellezza, diventata discarica a cielo aperto, finalmente viene liberata dai rifiuti pericolosi. Stiamo parlando dell'Area Archeologica di Cales, antica colonia romana del IV secolo a.C. situata nel Comune di Calvi Risorta, nel casertano, tristemente noto alle cronache per i 2 milioni di metri cubi di rifiuti che giacciono sepolti sotto la sua terra. Il solito spaccato della Terra dei Fuochi fatto di roghi e rifiuti che questa volta però ci vuole raccontare una storia positiva.
Questa importante area archeologica è stata infatti liberata dagli Pneumatici Fuori Uso qui abbandonati.
Un intervento di particolare rilievo per tutelare oltre che l’ambiente anche il patrimonio culturale e le qualità campane, sottolineando come, con il supporto attivo delle forze sociali del territorio, le sinergie tra pubblico e privato possano dare risposte efficaci pur in un contesto complesso come quello della Terra dei Fuochi.
L'intervento si è svolto nell'ambito delle attività rese possibili dal Protocollo Terra dei Fuochi tra Ministero dell'Ambiente ed Ecopneus, di cui sono firmatari l'Incaricato del Ministro dell'interno per la Terra dei Fuochi, dr. Donato Cafagna, le Prefetture di Napoli e Caserta, i Comuni di Napoli e Caserta.
Un recente aggiornamento del Protocollo ha permesso l’intervento del Corpo dei Vigili del Fuoco per operazioni come questa di Cales che, iniziata lunedì 20 luglio terminerà nell’arco di soli sei giorni.
Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Caserta si occupa della rimozione dall’area dei Pneumatici Fuori Usi (PFU) che vengono poi trasferiti ad aziende autorizzate per le successive fasi di trattamento. Grazie alla rete di aziende partner di Ecopneus, infine, i PFU saranno trasformati in gomma da riciclo per applicazioni nello sport, negli asfalti, per l’isolamento acustico e l’arredo urbano o in alternativa avviati a recupero di energia.
“L’intervento di Cales ha un particolare valore simbolico perché lancia un messaggio forte: la rinascita di un pezzo del nostro patrimonio culturale, deturpato dall’inciviltà di pochi, che ci auguriamo possa diventare fonte di sviluppo e crescita per il territorio”, ha affermato Giovanni Corbetta Direttore Generale di Ecopneus. “Grazie al Protocollo siamo già intervenuti in 17 Comuni Campani con 152 prelievi, che hanno permesso di prelevare 656 tonnellate di PFU; una mole equivalente a oltre 70.000 pneumatici da autovettura, recuperate dalla filiera di Ecopneus senza nessun costo per le casse pubbliche e i cittadini, scongiurando ogni rischio per l’ambiente e per la salute della popolazione in caso di incendio”.
Molto soddisfatto anche il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti: “Intendo manifestare il mio apprezzamento per gli importanti risultati ottenuti , ha commentato il ministro. “Buone pratiche che concorrono alla costruzione di una rinnovata sensibilità civica ed etica e che – anche grazie al Protocollo tra Ministero dell’Ambiente ed Ecopneus sulla Terra dei Fuochi - costituiscono un’occasione importante per spiegare l’evoluzione dei lavori, rilanciando l’entusiasmo che questa iniziativa ha riscosso. Parliamo della realizzazione di interventi concreti attraverso il riutilizzo della gomma da riciclo, un tipico esempio di buona prassi che coniuga rispetto dell’ambiente e vantaggio economico. Anziché mandare in discarica questi pneumatici, contribuendo a un ulteriore spreco di risorse, li riutilizziamo, restituendoli come realizzazioni utili e di valore per il territorio: impianti sportivi, panchine in gomma riciclata per citarne solo alcune. E sottolinea che “le ‘gomme’ abbandonate per strada rappresentano, nell’immaginario collettivo, il simbolo di quelle discariche abusive che deturpano il paesaggio, non risparmiando neppure aree archeologiche di inestimabile valore come quella di Cales, e che attraverso le emissioni inquinanti causate dai i roghi rischiano di diventare un serio pericolo per la salute. A tutto questo dobbiamo dire basta, e lo stiamo facendo proprio attraverso le attività da voi oggi presentate e agli interventi che il Governo sta mettendo in atto con impegno e determinazione”.