2 Aprile 2014
Redazione
CICLO DEI RIFIUTI
2 Aprile 2014
Redazione

Vetro avviato al riciclo, Bel Paese al 3° posto

Nel 2012 i tassi medi di riciclo del vetro nell’Unione Europea hanno superato la soglia del 70% e l’Italia si posiziona al di sopra di questa media. Questo emerge dagli ultimi dati del settore pubblicati oggi  dalla Federazione europea dei produttori di contenitori di vetro

 Aumenta il riciclo del vetro in Europa. Dagli anni ‘90 a oggi il tasso di riciclo è cresciuto del 131%. L’utilizzo di vetro riciclato nella produzione di nuovo vetro sostituisce l’uso delle materie prime vergini contribuendo da un lato a ridurre il consumo delle risorse e dall’altro ad aumentare la crescita economica: un modello garantito di economia circolare. L’Italia virtuosa per il vetro raccolto da avviare al riciclo

Nel 2012 i tassi medi di riciclo del vetro nell’Unione Europea hanno superato la soglia del 70% e l’Italia si posiziona al di sopra di questa media (con un tasso di riciclo effettivo del 70,9% e un tasso di raccolta, per il riciclo, del 76%). Questo quanto emerge dagli ultimi dati del settore pubblicati oggi da FEVE, la Federazione europea dei produttori di contenitori di vetro, con un anticipo rispetto alla Commissione Europea che li renderà noti a fine 2014. Nel 2012 quindi oltre 25 miliardi di bottiglie e vasi sono stati raccolti in tutta l'Unione Europea per produrre nuove bottiglie. E’stato calcolato che con la sola materia prima risparmiata per produrre nuovo vetro si potrebbe costruire l’equivalente di due piramidi egizie.

L’Italia si dimostra virtuosa nell’Unione Europea anche per quantità di vetro raccolto da avviare al riciclo: è infatti terza, dopo Germania e Francia, con 1.673.000 tonnellate.

Tra il 1990 e il 2012 il consumo in Europa di prodotti confezionati in vetro è aumentato del 39%, mentre il riciclo del vetro è cresciuto al ritmo, ancora più rapido, del 131%. Il risultato di tutto questo è una riduzione dell’uso di materie prime, di CO2 e di energia necessari per produrre nuove bottiglie. Riciclare vuol dire, infatti, consumare meno materie prime a vantaggio del mercato.

I dati mostrano anche che la crescita del settore è proporzionata non solo alla riduzione del consumo di risorse ma anche a una riduzione dell’impatto ambientale: grazie al riciclo sono stati infatti rispamiati 189 milioni di tonnellate di materia prima e 138 milioni di tonnellate di rifiuti che non sono finiti nelle discariche.

“Il riciclo rimane la strada da percorrere - ha dichiarato Stefan Jaenecke, presidente di FEVE - ecco perché già 40 anni fa abbiamo contribuito a mettere in campo il sistema di riciclo del vetro, ad informare il pubblico ed a gestire contenitori e bottiglie in vetro come risorse preziose per la nostra industria. All’epoca, non l’abbiamo chiamata economia circolare, ma si tratta proprio di questo!”

Tutti coloro che fanno parte del sistema del vetro contribuiscono al raggiungimento di questi traguardi. L’industria del vetro progetta e produce contenitori che vengono efficacemente riciclati all’interno di un cerchio virtuoso che si chiude.
“Questo è un modello  concreto di decoupling che vogliamo costruire in un’Europa efficiente dal punto di vista della gestione delle risorse. È un sistema nato molti anni fa e che funziona molto bene – ha dichiarato il Membro del Parlamento Europeo Kaczmarek – Come responsabili della politica dobbiamo preservare e incoraggiare i modelli di business come questi che migliorano la crescita economica, producono beni di alto valore, generano ricchezza dai rifiuti mentre, al tempo stesso, riducono l’impatto sull’ambiente. Per questo dobbiamo lavorare a una legislazione che riconosca e incentivi questo tipo di modelli”.

Rimane da fare ancora di più per migliorare la qualità del vetro raccolto che può essere efficacemente inserito all’interno di un’economia circolare. Allo stesso modo è necessario impegnarsi perché anche il restante 30% del vetro utilizzato e perso con lo smaltimento, sia raccolto e avviato a riciclo. Va dato un ampio riconoscimento all’industria del settore per questo impegno, che significa sostenere la visione ambiziosa della Commissione Europea tesa a costruire una società a  “rifiuti zero” ed efficiente dal punto di vista della gestione delle risorse.   

È possibile consultare le versioni locali sul sito di FEVE, l’associazione che raggruppa i produttori europei di contenitori in vetro. I membri aderenti a FEVE producono oltre 20 milioni di tonnellate di vetro all’anno. L’associazione ha circa 60 membri corporate che appartengono a circa 20 gruppi aziendali differenti. Le aziende produttrici sono dislocate in 23 Paesi europei e sono comprese quelle che lavorano con i più grandi brand dedicati ai consumatori. 

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