8 Aprile 2015
Redazione
CITTÀ E TRASPORTI
8 Aprile 2015
Redazione

Ambiente: Roma è una delle città più verdi d'Europa

La Capitale dispone di un patrimonio di aree verdi tra i più variegati al mondo, con flora e fauna ricche di biodiversità da tutelare. Natura selvatica e campi agricoli divisi equamente in 14 aree protette, lambiscono e abbracciano i quartieri centrali e periferici della città 

Dalla rubrica Smart City realizzata in collaborazione con ToDay.it

Siamo abituati a immaginare l’ambiente metropolitano come il più distante da quello selvatico o agreste; ma Roma, la città più vasta e popolata del nostro paese smentisce questa percezione. La Capitale è, infatti, anche il primo comune agricolo italiano, per il gran numero di aree coltivate presenti entro i confini comunali. Non si pensi soltanto alla campagna romana che circonda l’abitato: incastonati tra strade, ferrovie e quartieri abitati ci sono infatti ancora pascoli e campi coltivati, casali e imprese agricole in piena attività. Roma Capitale, inoltre, risulta essere uno tra i comuni più verdi d’Europa per estensione di parchi, giardini, ville storiche e aree protette di vario tipo.

La città infatti non ospita solo parchi celebri e frequentati come Villa Borghese o la passeggiata archeologica, dove la natura è stata in gran parte forgiata da secoli di interventi architettonici, urbanistici e da quello che oggi si chiama “garden design”: meno nota ai più, Roma cela anche una varietà di stagni e boschi, laghi e ruscelli naturali, riserve integrali abitate da fauna selvatica come volpi, cinghiali, ricci, tassi, istrici, anfibi e rapaci, e persino una riserva marina: l’area delle Secche di Tor Paterno, paradiso dei sub al largo del litorale tra Ostia e Torvaianica. Tutto ciò è quantificabile in 16.000 ettari di natura protetta: 11 riserve naturali, 3 monumenti naturali (guarda la mappa).

Dalla Valle dell’Aniene che si distende lungo l’afflente del Tevere a est, alla Tenuta dell’Acquafredda, tra Boccea e Aurelia a ovest; dalla riserva dell’Insugherata sulla Cassia a nord a quella del Laurentino-Acqua Acetosa prossima all’Eur a sud. Le due riserve più grandi sono fuori del G.R.A. ma ovviamente entrano a pieno titolo nel sistema delle aree verdi capitoline: l’enorme Riserva della Marciliana, appena fuori dal raccordo, tra Salaria e Nomentana, grande quanto il centro di Roma; e la più grande di tutte, la Riserva di Decima Malafede, 6.000 ettari che dalla via C.Colombo arrivano quasi a Pomezia, affiancandosi alla Riserva Statale di Castel Porziano.

Questo forziere romano racchiude 150 specie di mammiferi, anfibi, rettili e uccelli; oltre 1.000 specie vegetali e 5.000 specie di insetti.

Dal 1997 una legge regionale affida tutta la gestione e la protezione delle aree naturali di Roma Capitale all’Ente Regionale Roma Natura. Il pomeriggio del 18 aprile, il commissario straordinario dell’ente, Maurizio Gubbiotti, interverrà al convegno: “Verso l'Expo e la COP 21, cibo e ambiente si alleano”, organizzato da Earth Day Italia al Villaggio per la Terra di Villa Borghese. “Oltre il 50% della superficie dei parchi ha destinazione agricola - ha dichiarato Gubbiotti, spiegando la peculiarità delle riserve urbane di Roma - Attività agricole che vanno percepite come valore aggiunto dei parchi”; e per entrare nello specifico del tema del convegno: “Molte aziende lavorano da sempre in questi parchi; produttori che hanno scelto la multifunzionalità: ai prodotti biologici e all’agricoltura di qualità, affiancano la vendita diretta, le fattorie didattiche e le capacità per la cura del verde”. Roma Natura focalizzerà il proprio intervento del 18 aprile sull’interazione tra cittadinanza e green economy alimentare: “Ciò che stiamo promuovendo è la filiera corta, la vicinanza tra produttore e consumatore, che spesso viene indicata come valore aggiunto per l’agricoltura - ha aggiunto il commissario di Roma Natura - Porteremo al convegno anche l’esperienza della Riserva Marina delle Secche di Tor Paterno, dove stiamo lavorando sulla pesca sostenibile e la certificazione del pescato, in particolare delle telline. Intanto, il 12 aprile, nella Riserva Naturale Valle dell’Aniene, inaugureremo l’attività degli orti urbani, un’opportunità per giovani, pensionati e famiglie di gestire piccoli lotti coltivabili per realizzare orti sostenibili secondo le regole del parco.”

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