2 Marzo 2017
Marina Dal Agnol
CITTÀ E TRASPORTI
2 Marzo 2017
Marina Dal Agnol

Camminando sulla storia

La Giornata delle Ferrovie Non Dimenticate, giunta alla decima edizione, promuove la preservazione dei mezzi di trasporto storici ed ecologici

Camminare sulla Fontana di Trevi o altri monumenti storici è autorizzato soltanto nei film o nei sogni. Tuttavia, possiamo camminare su un altro frammento della storia italiana senza deteriorare il patrimonio culturale. Si celebrerà il 5 marzo la decima edizione della "Giornata delle Ferrovie NON Dimenticate" in cui le persone potranno partecipare a molte attività per promuovere la preservazione delle linee ferroviarie storiche, alcune ancora attive, altre abbandonate.

Quest’evento darà il via al calendario del “Mese della Mobilità Dolce” in programma dal 5 marzo al 9 aprile 2017 organizzato da Co.Mo.Do. (Confederazione Mobilità Dolce), una rete che ha l’obiettivo di preservare e valorizzare la mobilità dolce.
Tra i vari eventi proposti i partecipanti potranno scegliere tra camminate su vecchie ferrovie e visite a stazioni abbandonate organizzate da Legambiente e Italia Nostra, pedalate programmate dall’associazione FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), o viaggi in treni turistici promossi dalla Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali. Alcune delle ferrovie percorribili sono le linee Sulmona-Carpinone (la cosiddetta “Transiberiana d’Italia”), la Valmorea, la Noto-Pachino (conosciuta come la “Ferrovia del Vino”).

Partendo il 5 marzo da Macerata, città simbolo delle zone colpite dagli eventi sismici degli ultimi mesi, il Mese della Mobilità Dolce si chiuderà in Friuli, regione simbolo della “ricostruzione possibile” testimoniata dalla riapertura della ferrovia Pedemontana Sacile-Gemona dopo la frana nel 2012 e dalla ripresa delle comunità locali dopo il devastante terremoto nel 1976.
In quello che è stato dichiarato dall'ONU "Anno Internazionale del Turismo Sostenibile per lo Sviluppo", la ricostruzione delle città colpite dal terremoto non può ignorare le tecniche di costruzione di infrastrutture sostenibili. Massimo Bottini, presidente di Co.Mo.Do. afferma che “È necessario guardare non solo alla ricucitura della maglia stradale, evitando infrastrutture impattanti sull’ambiente che aggiungerebbero ulteriore degrado, ma a tutte le forme di mobilità rispettose dell’ambiente, a partire dalle ferrovie”.

**
 
 

Earth Day Srl. Copyright © 2014 - All rights reserved.
Registrazione Tribunale di Roma N.247 del 11/11/2014