1 Marzo 2013
Redazione
CITTÀ E TRASPORTI
1 Marzo 2013
Redazione

Le ferrovie dimenticate, un patrimonio da riscoprire

Le linee ferroviarie dismesse nascondono bellezze naturali che purtroppo, a causa della modernità rischiano di essere dimenticate. Domenica 3 marzo si celebrerà la Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, un evento ricco di iniziative per  sensibilizzare l’opinione pubblica

In Italia sono oltre 6.400 i chilometri di linee ferroviarie dismesse. Per tutelare questo patrimonio a rischio oblio, la Confederazione per la Mobilità Dolce (di cui fanno parte Touring Club Italiano, Associazione Italiana Città Ciclabili, Associazione Italiana Greenways, Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, Associazione Utenti del Trasporto Pubblico/Assoutenti, Club Alpino Italiano, Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus, Ferrovie Turistiche Italiane, Inventario per le vie di comunicazione storiche, Italia Nostra, Legambiente, WWF Italia, Iubilantes, Umbria Mobilità Spa, Alpine Pearls, AIPAI, ICSIM, Associazione Go Slow Social Club) ha deciso di istituire la Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, giunta quest’anno al suo sesto appuntamento.

L’evento, che si celebrerà domenica 3 marzo, saràla Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche relative al ripristino e al riutilizzo delle linee ferroviarie dismesse, nonché di attirare l’attenzione della politica a cui si richiede un impegno concreto affinché non venga trascurato un patrimonio di infrastrutture utile e irrinunciabile.

Il patrimonio infrastrutturale costituito dalla rete ferroviaria minore, che 150 anni fa ha avuto un ruolo fondamentale nell’unificazione del nostro paese, soffre, infatti, l’incuria e l’abbandono a causa dei tagli lineari imposti dalle legge di stabilità – gran parte degli investimenti vanno a sostenere unicamente l’alta velocità – e delle scelte operate da alcune Regioni, che trovandosi con meno risorse a disposizione intervengono sulla capillarità del trasporto pubblico.

Come si apprende dal Comunicato stampa della Confederazione sull’evento, “La crisi della finanza pubblica e il conseguente ridimensionamento dello stato sociale suggeriscono il disimpegno della mano pubblica dai servizi periferici ritenuti meno importanti con pesanti ricadute sull’ambiente, sul paesaggio, sugli equilibri territoriali, sul diritto alla mobilità garantito dalla Costituzione. Mentre, invece, proprio la rete secondaria dovrebbe costituire il complemento indispensabile dell’Alta Velocità per raggiungere capillarmente tutti i capoluoghi di provincia. Senza dimenticare che anche i sedimi ferroviari ormai da tempo abbandonati e difficilmente ripristinabili per il passaggio del treno nel futuro prevedibile possono essere riconvertiti in splendidi percorsi ciclopedonali con grandi benefici per la mobilità dolce e la valorizzazione del territorio, come è già avvenuto in diverse zone della Penisola”.

Approfondimento sulla Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate

**
 
 

Earth Day Srl. Copyright © 2014 - All rights reserved.
Registrazione Tribunale di Roma N.247 del 11/11/2014