17 Febbraio 2015
Stefania Galli
CITTÀ E TRASPORTI
17 Febbraio 2015
Stefania Galli

Materiali naturali per la bioedilizia: tutti i vantaggi della canapa

La fibra estratta dalla Cannabis può essere utilizzata in diversi modi: dai pannelli isolanti ai mattoni di biocomposto calce-canapa. Tra i pregi di questo materiale, oltre ad essere ad impatto zero, è isolante e quindi porta dei risparmi sui costi dell'energia

Dalla rubrica Smart City realizzata in collaborazione con ToDay.it

I materiali naturali sono sempre più utilizzati nel settore edile. La canapa è uno di questi. Oltre ad essere altamente performante, è prima di tutto un materiale sostenibile in quanto totalmente riciclabile. Che utilizzi se ne possono fare nel campo edile? Diversi. Come si legge nel sito di Assocanapa, il Coordinamento nazionale per la canapicoltura, la fibra di canapa, il tessuto che si trova all’interno del suo fusto, da sola o mischiata con altre fibre naturali, può essere utilizzata per produrre pannelli isolanti e fonoassorbenti. Il canapulo, detto anche legno di canapa, in quanto rappresenta ciò che resta del fusto della canapa dopo l’estrazione della fibra tessile, può essere utilizzato, inoltre, nella preparazione di intonaci o, se mischiato con la calce, per realizzare cappotti isolanti o fonoassorbenti. E l’isolamento acustico è proprio una delle qualità di questo materiale: l’abbattimento dei decibel che si ottiene è, infatti, ben oltre gli standard richiesti dalla normativa attuale.

In Italia, inoltre, il biocomposito in calce e canapa viene utilizzato per creare biomattoni: essendo un materiale con caratteristiche isolanti, una casa in biomattoni non prevede l’ulteriore utilizzo di cappotti termici. “È il biomattone stesso che svolge questa doppia funzione - spiega a Earth Day Italia Paolo Ronchetti amministratore unico di Equilibrium - azienda di bioedilizia. Con enormi benefici anche per il nostro portafoglio (quantità minore di materiali utilizzati e riduzione dei costi) e di riduzione dei tempi di posa e di realizzazione delle strutture.

Altra caratteristica di questo composto è quella di far traspirare l’umidità, fondamentale per la nostra salute. Ma non solo: in questo modo si evitano le condense interstiziali che sono la causa principale del deterioramento dei materiali da costruzione. Essendo un materiale igroscopico, capace cioè di assorbire l’umidità per rilasciarla quando l’ambiente è troppo secco, l’umidità all’interno dell’appartamento è sempre costante con importanti benefici per il confort abitativo.
Essendo un materiale termicamente isolante, i risparmi, in termini di costi per l’energia, sono molto elevati, simili a quelli di una casa passiva: una casa di 100/150 mq di superficie, avrà una spesa annuale, tra riscaldamento e rinfrescamento, di circa 200/300 euro all'anno.

Altro elemento fondamentale è l’impatto che questo materiale ha sull’ambiente: la canapa è un materiale ha impatto zero, anzi a impatto negativo. Cosa vuol dire? “Ha un impatto rigenerante rispetto all'ambiente, spiega sempre Ronchetti. “La pianta di canapa crescendo molto velocemente e arrivando in pochi mesi a 5/6 metri di altezza, ha una notevole capacità di assorbire Co2 dall’atmosfera rilasciando ossigeno e accumulando carbonio (legno). Secondo studi realizzati dal Politecnico di Milano sulla nostra filiera produttiva, conclude Ronchetti, 1 metro cubo di biotetto toglie all’atmosfera 60kg di CO2 dall'atmosfera, 1 metro cubo di biomattone ne toglie 20 kg”.

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