CITTÀ E TRASPORTI
5 Gennaio 2016

Smog: il Governo impegna comuni e regioni

In vista nuove misure per combattere l'inquinamento: limiti di velocità più drastici, riscaldamenti più bassi, incentivi alla mobilità pubblica e pulita, e alle ristrutturazioni edilizie per l'efficienza energetica.

Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, il presidente della conferenza delle Regioni e Province Autonome Stefano Bonaccini, e il presidente dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani Piero Fassino, hanno firmato un protocollo d'intesa per far fronte all'emergenza smog di questo inverno e, a lungo termine, per migliorare la qualità dell'aria sul territorio italiano. Le soluzioni individuate per ottenere questo risultato, in linea generale, sono l'incentivazione e il potenziamento del trasporto pubblico, le limitazioni a quello privato inquinante, il sostegno alle fonti di energia pulite e alle pratiche di efficientamento energetico nell'edilizia pubblica e privata. I mezzi per mettere in pratica questi propositi sono incentivi di legge, sconti fiscali, divieti più stringenti sulle pratiche inquinanti e un coordinamento nazionale per omologare gli interventi locali.

Uno dei punti chiave è il miglioramento del trasporto pubblico, individuato come la soluzione migliore per spingere i cittadini ad abbandonare il mezzo privato. Su questo fronte il protocollo prevede: uno sviluppo delle infrastrutture; il rinnovo del parco circolante dei mezzi pubblici con vetture a basse emissioni; la realizzazione di nuove corsie preferenziali; sussidi finanziari per gli utenti, ovvero abbonamenti integrati che incentivino l'utilizzo combinato di bus, metropolitane, ferrovie, car e bike sharing.
Tra le decisioni che più avranno risalto, una volta attuate, c'è la riduzione netta del limite di velocità nei centri abitati: da 50 km/h passerà a 30 km/h, seppur con eccezioni riservate alle principali strade a scorrimento veloce. Il protocollo annuncia anche "misure innovative" per dissuadere e reprimere la sosta selvaggia, e prevede di migliorare i flussi di traffico ottimizzando il monitoraggio delle strade e la sincronizzazione dei semafori.
L'accordo svaria anche in altri ambiti. In agricoltura stabilisce di promuovere e diffondere "buone pratiche agricole", ad esempio per limitare le emissioni di ammoniaca derivanti dagli allevamenti e dall'uso di fertilizzanti azotati. In edilizia si apre la porta ad agevolazioni per l'efficientamento energetico di impianti sportivi e altri edifici pubblici, e alla conversione al metano degli impianti termici più vetusti in uso alla pubblica amministrazione. L'accordo tocca anche il settore del trasporto merci, per il quale si ipotizzano incentivi alla rottamazione dei veicoli più inquinanti e la realizzazione di nuove infrastrutture di scambio col trasporto marittimo.
Il protocollo è stato firmato pochi giorni fa, in piena emergenza smog causata dalla prolungata siccità che ha permesso alle piogge di abbattere le polveri sottili sospese nell'aria. Anche per questo l'intesa contiene una serie di misure da adottare velocemente in caso di urgenza: l'abbassamento generale dei limiti di velocità di 20 km/h in aree urbane, nel territorio comunale ed eventualmente anche sulle autostrade limitrofe alle città; l'attivazione di incentivi all'uso del trasporto pubblico, fino all'utilizzo gratuito delle linee di autobus; la riduzione di 2 gradi centigradi delle temperature massime consentite per i riscaldamenti di edifici pubblici e privati; la limitazione dell'utilizzo di "biomassa per uso civile" ovvero, ad esempio, della legna per il camino. Questi provvedimenti dovranno scattare dopo 7 giorni consecutivi di superamento delle soglie d'allarme per le polveri sottili.
Nel documento è descritta anche la copertura finanziaria delle nuove misure. Per i primi incentivi all'uso del trasporto pubblico il Ministero dell'Ambiente ha stanziato 12 milioni per il prossimo anno. Altri fondi statali per 35 milioni saranno destinati a "promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali": il Ministero identifica la soluzione nella mobilità sostenibile e condivisa (car e bike sharing, piedibus ecc.). Per la realizzazione di una rete di stazioni di ricarica per veicoli elettrici, sono previsti 50 milioni del "Fondo Kyoto". Dallo stesso fondo proverranno altri 250 milioni per l'efficientamento energetico di scuole e strutture sportive comunali; per la riqualificazione di altri edifici pubblici, il protocollo quantifica ulteriori 21,5 milioni, a cui se ne aggiungeranno altri 25 da fondi stabiliti dalla legge di stabilità. L'edilizia pubblica godrà anche della proroga dell'Ecobonus al 65%; i condomìni invece potranno sfruttare detrazioni per lavori di efficientamento degli spazi comuni. Per la mobilità pedonale e ciclabile (piste urbane, ciclovie e cammini a piedi) nei prossimi tre anni saranno investiti 94 milioni.
L'accordo firmato a Roma non ha la forza di una legge o di un decreto ma impegna sindaci e governatori ad un impegno comune e, soprattutto, coordinato. Sul fattore organizzativo ha insistito il ministro Galletti, commentando il vertice di fine anno che ha portato alla firma del protocollo: "L'emergenza smog che si sta verificando in molte grandi città italiane può durare ancora molto e ripresentarsi in futuro in modo sempre più frequente, visto gli effetti che i cambiamenti climatici stanno determinando in ogni parte del mondo: per questo la nostra risposta deve essere coordinata e 'di sistema', non in ordine sparso".

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