19 Dicembre 2012
Samanta La Manna
CITTÀ E TRASPORTI
19 Dicembre 2012
Samanta La Manna

“Vivere bene entro i limiti del nostro Pianeta”: lo chiede l’Europa con il nuovo PAA

Il Settimo programma comunitario di azione in materia di ambiente è stato approvato dalla Commissione, stabilisce il quadro degli interventi strategici dell'Unione europea in campo ambientale nel periodo 2013-2020 e delinea le azioni necessarie a tal fine. A febbraio la decisione di Parlamento e Consiglio europei

Il 29 novembre 2012 la Commissione europea ha approvato la proposta di direttiva per l’attuazione del settimo Programma d'Azione per l'Ambiente (PAA); il titolo è "Living well, within the limits of our planet", sostituisce il sesto (scaduto a luglio 2012) e dovrà essere accettato dal Parlamento UE e dal Consiglio europeo, formato dai ministri dei Paesi membri.

I perni sui quali poggia la nuova direttiva sono: il principio "chi inquina paga", il principio di precauzione e di azione preventiva e quello di riduzione dell'inquinamento alla fonte. Lo strumento della direttiva è un atto che obbliga gli Stati membri a realizzare determinati obiettivi, lasciando loro la scelta dei mezzi per farlo è indicato anche il termine entro il quale deve essere recepita nel diritto nazionale e, tale termine, è invece tassativo. Il Programma, infatti, definisce un quadro generale per la politica ambientale fino al 2020, individuando nove mete prioritarie da realizzare.

Il documento prevede protezione, conservazione e miglioramento del capitale naturale dell'Unione e in quest’ottica è evidenziata l’onerosa diminuzione di biodiversità e il graduale peggioramento degli ecosistemi. Il secondo punto rientra nel tanto discusso tema dei cambiamenti climatici: la creazione di un’economia europea a basse emissioni di carbonio. È prevista poi la tutela  dei  cittadini da pressioni e rischi ambientali per la salute e il benessere; si fa riferimento anche alla qualità dell’aria sulla base di una consultazione pubblica online da poco organizzata dalla Commissione con la quale si è chiesto ai cittadini di esprimere il loro parere e di suggerire miglioramenti per la politica ambientale del vecchio continente. Un altro scopo auspica il massimo sfruttamento dei vantaggi della legislazione Ue in materia di ambiente, quindi un miglioramento dell’attuazione delle norme europee all’interno degli Stati membri.
Si considerano anche il settore dell’informazione e quello economico poiché sono previsti il perfezionamento delle basi scientifiche della politica ambientale e la garanzia di investimenti a sostegno delle politiche in materia di ambiente e clima, al giusto prezzo.

Si chiede inoltre di ottimizzare l'integrazione ambientale e la coerenza delle politiche, di migliorare la sostenibilità delle città dell'Ue e di aumentare l'efficacia dell'azione Ue nel far fronte alle sfide ambientali a livello regionale e mondiale.

Il Commissario per l’ambiente Janez  Potočnik ha dichiarato: “ il nuovo Programma d’Azione definisce il percorso affinché l’Europa diventi un luogo in cui le persone vivono in un ambiente sano e sicuro, caratterizzato da un progresso economico sostenibile”.
Le linee guida sono assolutamente condivisibili, i traguardi da raggiungere tanto difficili quanto desiderabili. Non resta che mettersi a lavoro e sperare che ogni Stato operi al meglio, in particolare laddove c’è ancora tanto da fare.

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