18 Aprile 2017
Marina Dal Agnol
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18 Aprile 2017
Marina Dal Agnol

In Marcia per la Scienza

Il 22 aprile, manifestazioni di piazza in tutto il mondo per difendere la libertà dell scienza e il suo primato sulla politica oscurantista. A Roma scienziati e ricercatori italiani si radunano al Pantheon e al Villaggio per la Terra.

Iniziata come dibattito sul web tra pochi scienziati e cittadini preoccupati per il futuro, la Marcia per la Scienza è diventata un movimento mondiale che vuole difendere l’integrità scientifica incoraggiando la società a valorizzare la scienza e investire in essa. Si svolgerà in tutto il mondo nell'importante ricorrenza del 22 aprile: la data che ogni anno celebra l'Earth Day (Giornata Mondiale della Terra), istituito dall'ONU nel 1970. 

Il movimento è una reazione all'atteggiamento anti-scientifico dell’amministrazione di Donald Trump. La preoccupazione è cominciata con lo scetticismo verso la realtà dei cambiamenti climatici di molti politici, ivi compreso il Presidente americano; poi è peggiorata con la nomina di Scott Pruitt a capo dell’EPA (l’Agenzia per la Protezione Ambientale) e con il nuovo ordine esecutivo di Trump che stabilisce la supervisione del Governo alle comunicazioni del Dipartimento dell’Agricoltura, del Dipartimento della Salute e dell’EPA, prima di essere pubblicate. Così, la scienza è diventata un tema politico.

La manifestazione lancerà un appello per una politica basata sulle verità scientifiche e celebrerà la scienza come servizio pubblico, pilastro della democrazia, dell’economia e delle nostre vite quotidiane. L’evento principale si terrà al National Mall di Washington, tra il Capidoglio e il Lincoln Memorial, con dibattiti e una grande manifestazione. In seguito, i partecipanti sfileranno per le strade della città; inoltre, altre 517 marce satellite saranno organizzate in tutto il mondo nello stesso giorno.

La "Marcia per la Scienza" di Roma si inserisce in questo contesto globale, aggiungendo le tematiche della cronica arretratezza del nostro paese nei confronti riguardo alle politiche di istruzione superiore, ricerca e sostegno al mondo scientifico italiano. La marcia è organizzata da diverse associazioni riunite nel Comitato Marcia per la Scienza che hanno sottoscritto un documento comune: "Il tentativo tutt’ora in atto di caratterizzare i risultati delle ricerche scientifiche come una mera opinione di parte, che ha dato al Governo Federale statunitense la legittimità di rifiutare l’evidenza scientifica, è un problema urgente e critico. È arrivato il momento, per le persone che supportano la ricerca scientifica, di prendere posizione pubblicamente. Anche nel nostro Paese."

La manifestazione romana partirà dal Pantheon alle 16 di sabato 22 aprile, per terminare alle 17 in piazza Campo de' Fiori, al cospetto della statua di Giordano Bruno, preso a simbolo della resistenza della ragione al cieco oscurantismo. Successivamente, dalle 17 alle 19, il Villaggio per la Terra offrirà il suo palco ai partecipanti della marcia per due ore di interventi di scienziati, ricercatori, divulgatori e artisti, a sostegno della causa della scienza.

Altrove le persone parteciperanno ad eventi simili, in 53 paesi di ogni continente. Il movimento ha rotto la barriera linguistica: ci saranno marce per la scienza in Cile, Nigeria, Giappone, Germania, Francia, Polonia, Croazia, Puerto Rico, Cina, Uganda e molti altri. L’entusiasmo è arrivato fino in Groenlandia, dove i partecipanti partiranno dalla "International Station of Support to Science" (Stazione Internazionale del Supporto alla Scienza) di Kangerlussuaq. Il sito ufficiale della Marcia fornisce un mappa dove ognuno può cercare l’evento più vicino.

Il movimento ha riunito più di 90 organizzazioni nazionali e internazionali come Greenpeace, la Union of Concerned Scientists (Unione degli Scienziati Preoccupati), il Museo di Storia Naturale di New York, e il World Science Festival.
Il Centro Nazionale per l’Educazione Scientifica degli USA ha pubblicato sul suo sito che parteciperà alla Marcia per la Scienza perché crede che “ribadirà con forza e positività che esiste qualcosa su praticamente ognuno è d’accordo: il valore e l’importanza della scienza.”
L'Alleanza per la Scienza della Cornell University ha commentato che la verità e il metodo scientifico sono sotto attacco in tutto il mondo, ed è nostra responsabilità “ricordare agli Stati Uniti e al mondo che il metodo scientifico non è proprietà di nessuno partito politico o gruppo d’interesse.”
500 Women Scientists, un'associazione di scienziate, ha partecipato già della Marcia per le Donne e non resterà certamente immobile il 22 aprile. Questa volta “non marciano per politicizzare la scienza o per protestare contro un funzionario eletto o un partito politico specifico; in realtà marciano come un gruppo variegato e senza partito per sostenere il ruolo della scienza nello spirito americano del progresso, della democrazia, e della prosperità.”

La Marcia per la Scienza principalmente vuole coinvolgere il pubblico, umanizzare e propugnare una scienza aperta, inclusiva e accessibile. Il miglioramento del rapporto con la società civile, porterà gli scienziati a condividere i risultati delle loro ricerche, e ad ascoltare maggiormente le istanze delle comunità, in modo da indirizzare la ricerca scientifica verso temi più vicini alle necessità quotidiane delle persone.

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