Un appello della LAV (Lega Antivivisezione) a sindaci e Comuni. Oltre che pericolosi per i cittadini stessi, i botti aumentano i rischi di smarrire e ferire gli animali: alcuni consigli per proteggerli
“Emanare un provvedimento che vieti l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici” sull’intero territorio comunale. In questo modo la LAV, la Lega Antivivisezione, si rivolge ai “Comuni che non lo avessero fatto”, in modo che “i festeggiamenti di Capodanno non si traducano in una tragedia per gli animali, oltre che per salvaguardare l’incolumità delle persone”. Anno che finisce, stessi problemi che ritornano. Il fragore dei botti provoca negli animali spavento e paura, con il rischio per la loro incolumità che si aggiunge al pericolo concreto di smarrirli: i tipici fuochi di Capodanno, infatti, portano gli animali – che siano domestici o selvatici – anche a perdere del tutto l’orientamento. Oltre alle possibilità di ferimento attraverso ustioni e bruciature. Vietare i botti, inoltre, è conforme anche alla tutela dei cittadini stessi: negli ultimi quattro anni grazie all’aumento dei provvedimenti comunali il numero di persone ferite è diminuito da 361 a 184.
Attraverso un appello la LAV ricorda, però, come i botti di Capodanno non siano vietati in tutte le città italiane. Per questo motivo ha promulgato, oltre all’invito nei confronti delle istituzioni di bloccare il fenomeno, alcuni consigli utili per tutelare gli animali e tenerli fuori pericolo. Ad esempio, non mostrare nei loro confronti troppa preoccupazione oppure evitare le catene per i cani affinché, nella paura, non si strangolino. Nel dettaglio i consigli della LAV:
1) Consultare con anticipo un veterinario di fiducia per individuare soluzioni idonee a evitare o ridurre manifestazioni di paura o di panico dell’animale
2) Dotare cani e gatti di microchip e di medaglietta recante un recapito telefonico
3) Tenere sempre il cane a guinzaglio nei giorni “caldi” e evitare di passare nelle zone a rischio
4) Non tenere i cani alla catena, potrebbero strangolarsi
5) Programmare una passeggiata diurna e un’uscita veloce all’imbrunire prima che inizino i festeggiamenti
6) Tenere, durante i botti, cani e gatti all’interno delle abitazioni con le finestre chiuse e non lasciare animali di alcun tipo su terrazze balconi, nemmeno se sono in gabbia
7) Chiudere bene le imposte delle finestre, gli improvvisi bagliori possono spaventare gli animali
8) Accendere la TV o utilizzare la musica per coprire o minimizzare il rumore dei botti
9) Lasciare che l’animale, all’interno della casa, scelga un “rifugio” confortevole dove sentirsi tranquillo, ma non lasciarlo mai da solo
10) Dimostrare un atteggiamento sereno, se il cane vi cerca proporgli qualche giochino o attività piacevole senza insistere, non eccedere nelle rassicurazioni, questo potrebbe aumentare la sua preoccupazione
Se gli animali domestici possono essere in qualche modo protetti, sorte peggiore tocca a quelli selvatici. “Per gli animali selvatici la mezzanotte del 31 dicembre è un momento d’inferno – sottolinea Massimo Vitturi, responsabile LAV Area Animali Selvatici – il rischio maggiore riguarda gli uccelli che vivono nei pressi delle aree urbanizzate. Le improvvise detonazioni, infatti, determinano negli uccelli che riposano sui posatoi notturni, spesso in colonie molto numerose, istintive reazioni di fuga che, unite alla mancanza di visibilità, causano la morte di molti di essi”.