CUSTODIRE IL CREATO
17 Marzo 2016

Un'ora per la Terra

Il 19 marzo si celebra l'Earth Hour: dalle 20.30 si spengono le luci in tutto il mondo per promuovere la sostenibilità e combattere i cambiamenti climatici.

Un giro del mondo al buio; un'ondata di benefica penombra che percorrerà la Terra per 24 ore, dagli antipodi all'Europa e poi verso l'America seguendo i fusi orari da est a ovest. Il 19 marzo da noi si celebrano i papà, ma per un'ora il pensiero e l'azione andranno alla Madre Terra: si tratta dell'Earth Hour, la mobilitazione planetaria in cui ognuno di noi è chiamato a spegnere lampadine, elettrodomestici, televisori e computer per risparmiare energia, per dare al pianeta un'attimo, un'ora di respiro nella sua frenetica corsa al consumo di energia.

"Il mondo è a un bivio riguarda al clima - ha dichiarato Siddarth Das, direttore esecutivo dell'organizzazione Earth Hour - Mentre sperimentiamo, ora più che mai, gli impatti del cambiamento climatico, siamo anche testimoni di un nuovo slancio nelle mobilitazioni che travalicano confini geografici e generazionali. Dalle case alle scuole agli uffici, la gente chiede di agire per il clima. Questa decima edizione dell'Earth Hour è il modo di dire alle persone che hanno il potere di essere parte della soluzione del problema climatico".

L'Ora della Terra è un'iniziativa del WWF nata nel 2007, quest'anno ricorre dunque la decima edizione. L'appuntamento è fissato per le 20.30 del fuso locale di ognuno dei 178 paesi coinvolti nella manifestazione. Per un'intera giornata, seguendo il tramonto del sole attraverso i meridiani terrestri, una dopo l'altra si spegneranno le luci dell'opera House di Sidney e del grattacielo Taipei 101, della Tour Eiffel, dell'Empire State Building e di altri 350 celebri edifici e monumenti del globo. In Italia, tra le 20.30 e le 21.30 del nostro fuso orario resteranno al buio il Colosseo, San Pietro e il Quirinale a Roma; Castel dell'Ovo e il Maschio Angioino a Napoli; il Teatro Massimo a Palermo; piazza del Campo a Siena; la stazione di S. Maria Novella e la statua del David a Firenze; l'Arsenale a Venezia; piazza dell'Unità a Trieste, e decine centinaia di altri siti, monumenti, palazzi storici. Sono previste ovunque iniziative culturali: arte e musica nelle piazze, osservazioni del cielo, cene e aperitivi a lume di candela.
Ma le azioni più importanti sono forse quelle individuali, della gente comune nel privato delle proprie case, negozi, uffici: "L'Ora della Terra ci ricorda che se le persone sono sulla linea del fronte dei cambiamenti climatici, rappresentano anche la nostra prima linea di difesa - sostiene Siddarth Das - Le nostre azioni nel presente, sia come individui che in comunità, hanno il potere di trasformare il mondo per le generazioni a venire. Il tempo di agire contro i cambiamenti climatici è ora."
Lo scopo dell'evento infatti è dimostrare la forza del numero per spingere verso un cambiamento, verso un più oculato sfruttamento delle risorse energetiche e naturali, per scongiurare la minaccia dei cambiamenti climatici e guardare con speranza al futuro.

Nella foto: Earth Hour a Bucarest - ©WWF Romania

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