5 Febbraio 2013
Redazione
ECOSISTEMI E BIODIVERSITÀ
5 Febbraio 2013
Redazione

I pesci di tutta Europa con il fiato sospeso: domani il Parlamento al voto

Cittadini, pescatori, leader del settore industriale alieutico e WWF sono a Strasburgo per domandare ai deputati del Parlamento Europeo l’approvazione di un’ambiziosa riforma della politica comune della pesca che tiri il freno alla trentennale pessima gestione del mare e della pesca

Per la prima volta i deputati del Parlamento Europeo hanno voce in capitolo nella riforma della pesca. E la campagna intrapresa dal WWF per la stessa riforma non si arresta.
Nel dicembre 2012 la Commissione PECH (per la pesca) ha votato a sostegno del Regolamento Base della CFP (common fishery policy), ovvero ha già di fatto espresso parere favorevole su ciò che rappresenta il fondamento di una riforma grazie alla quale si potrebbero ricostituire gli stock ittici, si creerebbero posti di lavoro e basi solide per una pesca sostenibile nell'Unione Europea.

Il Parlamento intero, in plenaria, voterà domani 6 febbraio. Il WWF auspica che voti nella stessa direzione della Commissione PECH.

Secondo Marco Costantini, responsabile Mare WWF Italia "per 30 anni i nostri mari sono stati sfruttati senza alcuna logica" diversa da quella del profitto immediato, e sottolinea come “ i Ministri della pesca, di fronte allo stato attuale degli stock, non abbiano fatto altro che promuovere la pesca eccessiva, non ascoltando gli autorevoli pareri scientifici che chiedevano di limitarla”. Così Costantini chiede al Parlamento Europeo di cogliere l'opportunità storica di “sanare la ‘bancarotta’dei nostri mari e ottenere un successo dove numerosi Ministri hanno fallito ".

L'Alleanza per la riforma della Politica Comune della Pesca, un consorzio di aziende leader del settore, ha accolto con favore le proposte della Commissione PECH e per tale motivo è stato scritto a tutti i parlamentari chiedendo loro di sostenere la decisione presa a dicembre sul Regolamento Base. La speranza è trasformare radicalmente la gestione del settore ittico nell'Unione Europea.

Oggi il giorno prima del voto, i pescatori di MedArtNet, l'associazione di pescatori artigianali del Mediterraneo, assieme ad altre associazioni di pesca artigianali europee, con il WWF sono a Strasburgo per incontrare i deputati e spiegare perché è necessaria una riforma ambiziosa. E così si è espresso un pescatore spagnolo, rappresentante nella penisola Iberica di MedArtNet: “è di vitale importanza che la riforma della pesca dell'UE sia radicale, perché non abbiamo molto tempo. Le risorse dell’'ambiente marino sono in un pessimo stato. La precedente politica della pesca è stata un completo fallimento, è importante introdurre ora un nuovo modello di gestione per la cattura dei pesci; in caso contrario, il futuro nel breve periodo è incerto ".

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