ECOSISTEMI E BIODIVERSITÀ
22 Maggio 2015
Stefania Galli

Marea nera in California: è di nuovo disastro ambientale

Per la seconda volta, la prima nel 1969, una marea nera ha devastato le coste californiane di Santa Barbara, tra le più belle e famose dello Stato

Le cifre ufficiali parlano di 80mila litri di petrolio fuoriusciti da un oleodotto, anche se La Plains All American Pipeline, la società che gestisce l’oleodotto, ipotizza che ne possano essere finiti in mare anche 400mili litri. 14, inoltre, sono i chilometri di costa inquinati. Tanto è il bilancio dell’ultimo disastro ambientale accaduto martedì scorso a Santa Barbara in California.

Erano le dodici circa, quando un cittadino ha dato l’allarme accorgendosi dell’enorme chiazza nera che velocemente si riversava nel Pacifico. Per la seconda volta, la prima nel 1969, una marea nera ha devastato le coste californiane di Santa Barbara, tra le più belle e famose dello Stato. La compagnia ha affermato di aver interrotto il flusso di petrolio il prima possibile per cercare di limitare i danni del disastro. La preoccupazione maggiore ora è per la fauna e la flora locale. Centinaia di volontari si sono messi da subito all’opera per cercare di evitare il peggio per l’equilibrio dell’ecosistema.
Il governatore della California Jerry Brown ha immediatamente dichiarato lo stato d’emergenza nella contea di Santa Barbara per permettere l’arrivo rapido di squadre specializzate nella bonifica.

Ma la California non è nuova a questo genere di accadimenti. Era il 1969 quando dal pozzo della Union Oil fuoriuscirono 80.000-100.000 galloni di greggio che si riversarono in mare, in quella che fu definita uno dei più gravi disastri ambientali del pianeta.

Fu proprio a seguito di questo tragico avvenimento che il senatore Nelson decise che fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all'attenzione dell'opinione pubblica e del mondo politico. “Tutte le persone, a prescindere dall'etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”.

L’accadimento di Santa Barbara ci deve far riflettere sulle politiche energetiche che i singoli Paesi del mondo hanno deciso di intraprendere, e soprattutto l’Italia. Il nostro governo, con lo Sblocca Italia, ha infatti deciso in intensificare le trivellazioni, anche nei nostri Italia.
Earth Day Italia, lo scorso 17 ottobre, ha deciso di aderisce all’appello “Energia per l’Italia” lanciato da un pool di scienziati e professori al Governo italiano riguardo la politica energetica del nostro Paese e nello specifico al decreto Sblocca Italia. L’appello chiedeva al Governo di intraprendere con maggiore determinazione le urgentissime misure di passaggio alle rinnovabili e di risparmio energetico.

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