13 Novembre 2017
ECOSISTEMI E BIODIVERSITÀ
13 Novembre 2017

Papa Francesco: c'è preoccupazione per il declino della barriera corallina e l'innalzamento del livello del mare

Nei giorni scorsi i leader del “Pacific Islands Forum Secretariat” si sono uniti a Roma in un vertice sui problemi dei paesi affacciati sul Pacifico

“Con la vostra presenza manifestate le differenti realtà esistenti in una regione come quella dell’Oceano Pacifico, così ricca di bellezze culturali e naturali. Tale regione purtroppo suscita anche vive preoccupazioni per tutti noi e in particolare per le popolazioni che vi abitano, piuttosto vulnerabili a fenomeni estremi ambientali e climatici sempre più frequenti e intensi. Ma penso anche agli impatti del grave problema dell’innalzamento dei livelli dei mari, così come del doloroso e continuo declino che sta subendo la barriera corallina, ecosistema marino di grande importanza”. Lo ha detto Papa Francesco ai leader del “Pacific Islands Forum Secretariat” provenienti dagli 11 paesi insulari: Australia, Isole Cook, Stati Federati di Micronesia, Polinesia Francese, Kiribati, Nauru, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Repubblica delle Isole Marshall, Samoa e Vanuatu.

Nei giorni scorsi i leader si sono uniti a Roma in un vertice sui problemi dei paesi dell’area dell’Oceano Pacifico poi hanno partecipato a una tavola rotonda alla FAO di Roma, per discutere di sicurezza alimentare nella regione, di nutrizione, di cambiamenti climatici, di riduzione dei rischi di disastro e dei mezzi di sussistenza resilienti. I leader hanno poi proseguito poi Bonn dove hanno partecipato alla conferenza Onu sul clima Cop23. Rivolgendosi agli ospiti, Papa Francesco ha affermato fra l’altro: “È in corso in questi giorni a Bonn la Cop23… Mi auguro che i lavori siano in grado di tenere sempre presente quella ‘Terra senza confini, dove l’atmosfera è estremamente fine e labile’, come la descriveva uno degli astronauti attualmente in orbita nella Stazione Spaziale Internazionale, con i quali ho avuto recentemente un interessante colloquio”.

“Voi – ha concluso il Papa – venite da paesi che, rispetto a Roma, si trovano agli antipodi; ma questa visione di una ‘Terra senza confini’ annulla le distanze geografiche, richiamando la necessità di una presa di coscienza mondiale, di una collaborazione e di una solidarietà internazionali, di una strategia condivisa, che non permettano di restare indifferenti di fronte a problemi gravi come il degrado dell’ambiente naturale e della salute degli oceani, connesso al degrado umano e sociale che l’umanità di oggi sta vivendo”.

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