Nata all'interno del progetto MaGIC Landscapes, la mappatura realizzata col supporto di Enea identifica le infrastrutture verdi e blu attraverso un'area estesa su 100 milioni di ettari in Europa Centrale
Esistono degli ecosistemi naturali necessari alla qualità dell’ambiente circostante, ed è proprio all’individuazione di essi che si dedica il progetto europeo MaGICLandscapes, analizzando le infrastrutture verdi e blu dell’Europa Centrale (Italia, Austria, Germania, Polonia e Repubblica Ceca).
Proprio in questo modo, con il supporto di ENEA, è nata una prima mappatura di infrastrutture verdi su di un’area di 100 milioni di ettari che tocca i territori del centro Europa. Di questi 100 milioni di ettari, 60 milioni sono ricoperti da aree naturali e semi-naturali, mentre 40 milioni mancano totalmente di quegli ecosistemi naturali necessari alla sicurezza del territorio (a causa di urbanizzazione e produzione intensiva).
In Italia è stato analizzato il Parco fluviale del Po, con ben 14 mila ettari identificati come fondamentali per l’ecosistema, grazie a naturali attività di depurazione di aria e acqua, rifornimento di cibo e legname, regolazione del microclima e conservazione della biodiversità.
Il tratto del fiume Po tra Torino e la confluenza con il fiume Ticino, inoltre, è stato riconosciuto come corridoio ecologico di 120 chilometri tra le Alpi e l’Appennino.
Il progetto MaGIC Landscapes sta per Management of Green Infrastructure in Central Europe, ed è partito il I luglio 2017 per una durata triennale. Sostenuto dal Programma europeo di finanziamento Interreg Central Europe, mira a tutelare la biodiversità e la funzionalità ecologica dell’Europa centrale, attraverso l’individuazione e la realizzazione di corridoi blu e verdi tra le varie aree naturali protette.