Si chiama Servento il progetto innovativo della società Atea
Chi l’avrebbe mai detto che dalle nostre autostrade un giorno si potessero vedere delle turbine eoliche ad asse verticale poste sui gard-rail? Ancora non ci sono ma presto si potrebbero vedere. Questa è l’idea di tre giovani volenterosi di La Spezia che hanno ipotizzato circa tre anni fa di poter sfruttare il vento generato dal passaggio dei camion in autostrada. Una quantità enorme di energia e fino ad ora mai utilizzata. I tre, Giovanni Favalli, Stefano Sciurpa e Gianluca Gennai, hanno messo in piedi Atea, una piccola società e in collaborazione con la Serenissima Trading hanno installato per qualche tempo sulla autostrada Brescia-Padova una pala eolica ad asse verticale. Inizialmente la pala eolica è stata utilizzata per condurre una campagna di misurazione del vento prodotto dai veicoli pesanti attraverso un sistema, chiamato "Air Fighter", che, grazie a 10 anemometri installati sul ciglio autostradale, era in grado di registrare per ogni minuto la velocità media del vento, il picco e la varianza oltre a una serie di dati di minore importanza.
Questa grande quantità di dati è stata poi analizzata e sono emerse due considerazioni molto importanti: che il vento aumenta quando ci sono i camion (e di conseguenza crolla il sabato e la domenica, con il blocco della circolazione dei mezzi pesanti), e che, fatto ancora più importante, i valori misurati sono paragonabili a quelli riscontrati nelle torri eoliche di grandi dimensioni. Nel maggio 2012, inoltre, Atea ha organizzato la prima installazione eolica autostradale nei pressi del casello di Desenzano, direzione Venezia, montata su di un carrello semovente e dotata di un sistema di raccolta dati su chiavetta Usb. Le informazioni scaturite sono veramente incoraggianti: “9 Kwh di energia prodotta giornalmente con una turbina di potenza nominale pari a 2,2 Kw e un diametro di vela di 1,2 metri" si legge in un report stilato dalla società. L’impianto è stato poi modificato ottenendo un incremento del 30% passando dai 9 Kwh ai 12 Kwh giornalieri. Un ottimo risultato che equivale quasi a un anno di consumo energetico annuo di una famiglia media.
Il progetto, denominato Servento, e i suoi risultati iniziali sono stati inviati al concorso per entrare nel programma Enel Lab e Atea è risultata tra i vincitori. L’Enel, quindi, giovedì scorso ha deciso di investire 250 mila euro in questa startup e nel suo progetto con l’impegno di aggiungere altri 400 mila euro tra un anno se le cose dovessero andare bene. Il passo successivo ora è quello di installare una turbina ancora più potente, di 9,2 kw. Se anche stavolta andrà bene, quello che si progetterà in futuro sarà un piccolo parco eolico autostradale con dieci macchine a 50 metri una dall'altra e collegate in rete. Tanti i progetti innovativi in tutto il mondo che stanno puntando sull’eolico e questo è certamente un bellissimo esempio di cosa il made in Italy riesce a fare.