2 Gennaio 2013
Redazione
ENERGIA
2 Gennaio 2013
Redazione

Il Giappone ritenta: il nuovo Ministro Shinzo Abe vuole moderni reattori nucleari

Dal disastro nucleare del 2011, la popolazione giapponese si è opposta all'energia atomica, ma il neo Premier nipponico mira a nuovi reattori che, sottolinea, sarebbero 'diversi' rispetto a quelli distrutti dal’incidente

Quando si dice: impariamo dagli errori del passato. 
Appena nominato primo ministro del Giappone, Shinzo Abe ha espresso la sua volontà di costruire nuovi reattori nucleari. A quanto pare, poco conta la diffusa opposizione dell'opinione pubblica all'energia atomica conseguente all’esplosione dell'impianto nucleare di Fukushima Dai-ichi.
Durante un'intervista, domenica 30 dicembre 2012, sulla rete telvisiva TBS, il Ministro ha affermato che i "nuovi reattori saranno totalmente diversi da quelli costruiti 40 anni fa per l'impianto di Fukushima Dai-ichi. Le argomentazioni però non sono del tutto convincenti e durante la campagna elettorale il Partito Liberale Democratico di Abe è sempre rimasto vago sul tema nucleare, impegnandosi solo a decidere sul ripristino entro tre anni.
Secondo i giornali nipponici Shinzo Abe, ha raggiunto una vittoria schiacciante grazie alle promesse sul rilancio dell’economia e ha inoltre beneficiato del desiderio degli elettori di punire l'amministrazione precedente e l'ex primo ministro giapponese Yoshihiko Noda.
Il nuovo primo Ministro invece ha evidenziato che le elezioni rispecchiano la fiducia della popolazione nel suo Partito e ha aggiunto che “ l’opinione pubblica è preoccupata per come si può soddisfare l’immediata domanda di elettricità”
Attualmente, 48 dei 50 reattori sono stati chiusi per il controllo sicurezza e per essere riavviati è necessaria l’approvazione in seguito ai controlli ufficiali.
Nell’intervista, Abe non ha chiarito quando e dove potrebbero essere costruiti i nuovi reattori, ma ha sottolineato che solo i reattori di Fukushima sono stati danneggiati dallo tsunami, mentre nelle altre regioni gli impianti sono rimasti intatti.
Il nuovo primo Ministro si è preoccupato anche di evidenziare che le elezioni rispecchiano la fiducia della popolazione nel suo Partito e ha aggiunto che “ l’opinione pubblica è preoccupata per come si può soddisfare l’immediata domanda di elettricità”
Durante la visita all’impianto di Fukushima Abe ha detto che il ripristino ambientale è stato una sfida senza precedenti nella storia dell’umanità. Prima dell’elezione si era limitato ad affermare che avrebbe accettato il rientro in funzione di quei reattori considerati sicuri dall'Authority per il nucleare, adesso asserisce: "Spiegheremo ai cittadini fino a che punto sono differenti, in modo da ottenere il loro assenso". Il Giappone dunque ritornerà all’energia atomica?

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