GreenApes, un’app e una community che premiano acquisti e condotte responsabili, una startup italiana che farà molto parlare di sè.
Chi ci leggerà ha sicuramente provato almeno una volta la frustrazione della scelta tra un bene comune ed un equivalente merceologico eticamente ed ecologicamente certificato. Scelgo la maglietta di cotone normale o quella di cotone sostenibile che costa il 10% in più? Utilizzo l’auto provata o scelgo il car pooling o la bicicletta per i miei spostamenti? Se decido di rinunciare all’auto, se acquisto in modo giusto, mi piacerebbe veder riconosciuto lo sforzo e sentirmi parte di un movimento di pensiero più ampio.
Ecco ora esiste un’app con la quale è possibile raccogliere punti e condividere il premio ricevuto ogni volta se si fa un’azione sostenibile con una comunità di persone sensibili al tema. Il piccolo strumento informatico ha grandi potenzialità di ispirazione e di stimolo a proseguire la giusta via intrapresa. Si chiama greenApes ed è stata vincitrice del premio Sviluppo Sostenibile 2014 indetto ogni anno dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Ecomondo. La grande logica del “voto con il portafoglio” diventa ora un’occasione di condivisione e una leva di gratificazione personale importante.
GreenApes è un’idea e un’applicazione nate da una piccola grande start up italiana, aperta al mondo e al futuro. Renato Orsato, Francesco Zingales, Gregory Eve e la società di sviluppo software Develer hanno investito competenze, idee, tempo e soldi per partecipare alla grande e positiva battaglia che valorizza comportamenti virtuosi e cerca di viralizzare questa predisposizione ancora di troppe poche persone (ma in netto aumento, ogni statistica ci dice che i consumatori diventano sempre più responsabili).
L’iniziativa imprenditoriale nasce dalle ricerche di Renato, nato in Brasile, professore con tantissimi anni di esperienza accademica e responsabile di un programma di studi della fondazione Getulio Vargas. Nel suo lavoro da ricercatore ha rilevato che alle persone sostanzialmente manca uno stimolo e una gratificazione individuale per perseguire scelte ecosostenibili. Pur avendo la chiara percezione di fare qualcosa di buono per l'ambiente, per il pianeta e per la società in generale, a volte si sente la mancanza di un ritorno diretto per chi fa lo sforzo di cambiare le proprie abitudini, di raccogliere molte più informazioni prima di fare una scelta e che spesso spende qualche soldo di più della media.
GreenApes nasce da questa constatazione e dalla volontà di utilizzare i social media per dare la giusta gratificazione a chi persegue scelte ecosostenibili e tramutare coloro che dichiarano di essere interessati alla sostenibilità in persone coerenti. Come spesso succede attorno ad un valore si aggregano man mano le altre forze propulsive della startup. GreenApes, infatti, offre alle aziende una versione personalizzabile dalla piattaforma, in grado di coinvolgere attivamente i dipendenti nel perseguimento di obiettivi ambientali (ad esempio efficienza energetica, abbattimento rifiuti, riduzione spreco di materie prime) anche attraverso sfide a squadre.
L’app è stata lanciata nel corso del 2013 e nonostante sia attualmente disponibile solo su App Store (è previsto a brevissimo la disponibilità anche su altre piattaforme) e senza aver mai fatto un lancio vero e proprio, ci sono stati circa 6mila download, con 30mila azioni condivise da utenti di tutto il mondo. Attualmente è una community con una forte caratteristica internazionale, ma grazie ad un progetto europeo vinto, il vero passo in avanti avverrà su base locale . Infatti in due città pilota europee nel corso del prossimo anni il sistema sarà personalizzato in modo che i cittadini possano essere premiati per le loro azioni ecosostenibili: attraverso l’accumulo di punti (“nut” ossia le noci che vengono mangiate dalle nostre scimmie verdi) su greenApes si ottengono sconti presso il ristorante vegetariano, il bike sharing, il negozio di seconda mano per gratificare ulteriormente il comportamento.
Avranno un grande futuro, non solo economico ma soprattutto sostenibile. In bocca al lupo!
Per informazioni visita il sito di greenApes