Il Direttore Generale per lo Sviluppo Sostenibile clima e energia del Ministero dell’Ambiente Corrado Clini ha partecipato all’incontro “sostenere il futuro: tutela delle risorse e sviluppo economico”
L’ambiente entra a buon diritto tra “le emergenze uomo” tema della 34esima edizione del Meeting di Rimini. La lotta al contenimento della crisi climatica è mondiale e chiama a raccolta tutti gli abitanti del pianeta. La posta in gioco è un futuro sostenibile, tema a cui è stato intitolato l’incontro al quale ha partecipato fra gli altri Corrado Clini, Direttore Generale per lo Sviluppo Sostenibile clima e energia del ministero dell’Ambiente. L’incontro ha voluto mettere l’accento su una qualità che deve caratterizzare La nuova economia: parliamo della sostenibilità. L’economia in un prossimo futuro, si spera neanche troppo lontano, dovrà essere sostenibile. Dovrà unire rispetto dell’ambiente, risparmio energetico, e innovazione. Il tutto senza dimenticare l’aumento dell’occupazione e il profitto per le aziende.
Durante il suo intervento Corrado Clini ha auspicato che «ci sia presto la possibilità di avviare una fiscalità ambientale. Premiare con meno tasse sul lavoro chi consuma meno e risparmia di più le risorse energetiche. Allo stesso tempo sarebbe bene fare uscire dal patto di stabilità gli investimenti per la tutela del territorio e contro il dissesto idrogeologico». Anche perché ha affermato il Direttore è «assurdo che i comuni non possano usare soldi che hanno in cassa per prevenire disastri che ci costano cifre molto superiori. In termini economici e umani».
È di fondamentale importanza però che prima di tutto sia ben radicata non solo a livello istituzionale ma anche e soprattutto a livello sociale una consapevolezza ambientale e una sensibilità verso le problematiche che riguardano il nostro pianeta. L’ex ministro, portando proprio ad esempio il Manifesto per la Salvaguardia del Creato presentato a Rio de Janeiro durante la Giornata Mondiale della Gioventù, ricorda ai microfoni di Radio Vaticana durante il programma “A Conti Fatti” come oggi sia alta la consapevolezza ambientale proprio perché in gioco c’è il nostro futuro. Proprio partendo da questo concetto sottolinea come sia importante che le «risorse energetiche e naturali vengano preservate e utilizzate in modo razionale ed efficiente».
Ma il meeting di Rimini, si sa, è il palcoscenico dove culture diverse si incontrano. Popoli diversi, culture molto spesso opposte fra loro. Ma il problema ambientale non né ha colore politico, né di razza. È uguale per tutti. Per questo la collaborazione fra i popoli è essenziale per la sua risoluzione. Anche perché, afferma sempre ai microfoni di Radio Vaticana «questa sfida riguarda tutti e bisogna lavorare più sulla cooperazione che su regole astratte». Ma non solo. Spiega Clini come «oggi la mediazione culturale sulla protezione dell’ambiente, che è il nostro futuro, può essere una chiave importante anche per facilitare il dialogo fra i popoli».