Tra le proposte avanzate la creazione di un fondo ad hoc per le imprese che assumono gli under 35. Occupazione giovanile e crescita verde i punti nodali degli incontri partiti oggi e organizzati sul territorio nazionale, dal Ministero dell'Ambiente, Formez Pa e Confindustria
Il Ministro Corrado Clini ha inaugurato oggi a Roma, presso la sede di Confindustria in viale dell’Astronomia, la road show sulla green economy. Si tratta di una serie di incontri organizzati dal Ministero dell'Ambiente, Formez Pa e Confindustria per far conoscere alle aziende che investiranno sull’economia verde e sui giovani le varie possibilità offerte dai nuovi provvedimenti posti in essere dal Ministero stesso e dal Governo.
"Ho suggerito al Formez Pa di rendere disponibili le informazioni sulle misure che già si possono adottare”, così si è espresso il Ministro, asserendo che alcune parti della normativa ambientale, da poco modificata, sono oggetto di controversie; ad esempio il regolamento sulle terre e le rocce da scavo: importante misura relativa alla riduzione delle tasse poiché in Italia miliardi di investimenti in opere e servizi pubbliche sono fermi a causa di un'interpretazione della norma che sostanzialmente ha paralizzato infrastrutture strategiche e investimenti di grande rilievo".
Oltre ai bandi, pubblicati venerdì scorso in Gazzetta ufficiale, sono stati illustrati alle imprese i meccanismi innovativi, gli incentivi, le leggi e le misure adottate per promuovere la crescita verde, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e la semplificazione delle procedure e delle normative ambientali.
Il Piano ‘sostenibile’, il cui focus è l’occupazione giovanile verrà presentato in giro per l’Italia, tra febbraio e marzo; prossime tappe: Udine, Modena, Milano e Bari.
Tra le proposte avanzate la creazione di un fondo ad hoc per le imprese che assumono gli under 35; la misurazione della “carbon footprint” (impronta di carbonio) e della gestione dell'acqua; la diffusione delle rinnovabili, la facilitazione per la costruzione di infrastrutture, la bonifica, la cura del suolo e il miglioramento della gestione rifiuti. Inoltre, sono stati illustrati anche due nuovi documenti: uno per l'analisi della CO2 nel ciclo di vita dei prodotti, e l'altro relativo al fondo per giovani lavoratori verdi.
C'è poi il pacchetto, "quasi chiuso" ha spiegato Clini, sulle fonti rinnovabili e l'efficienza energetica, "strumento che può servire ad attivare investimenti positivi", e le risorse comunitarie per le regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) "che possono essere il cuore di un nuovo sviluppo per le disponibilità di risorse finanziarie, ma che invece spesso sono un buco nero perché le risorse non vengono utilizzate e perché c'è un problema di governance e di classe dirigente locale che si ferma di fronte alla possibilità di decidere".
Infine il Ministro ha sottolineato che “il nuovo Parlamento può riprendere la discussione e i disegni di legge” già approvati dal Senato o dalla Camera e, ha concluso “credo che sarebbe giusto se potesse emergere, anche dal mondo delle imprese, un'istanza precisa nei confronti del nuovo parlamento per chiudere questa partita e riuscire ad avere un quadro chiaro e aderente alle regole europee per quanto riguarda le procedure ambientali. Sarebbe un grande risultato per il nostro Paese".