Sono casi di cittadini, istituzioni, imprese, studenti, lavoratori che si incontrano e che con generosità inventano un nuovo modo di vivere che supera l’individualismo, vediamo il caso di Casa Netural
Parola d’ordine: condividere! Affinché dalla condivisione nasca innovazione. Sono vari, da qualche tempo anche nel nostro Paese, esempi di sharing economy, ovvero di economia condivisa, grazie ai quali, attraverso lo scambio, la condivisione, si riescono a creare nuove forme di sviluppo sociale ed economico. Sono casi di cittadini, istituzioni, imprese, studenti, lavoratori che si incontrano e che con generosità inventano un nuovo modo di vivere che supera l’individualismo. Da molti visto come possibile via per uscire dalla crisi, si tratta di vere e proprie piattaforme di condivisione di oggetti, capacità, tempo, spazi, servizi e conoscenze. Avvenendo tra persone, da questa condivisione nasce poi una relazione che va oltre le logiche professionali.
Cooperative di comunità, spazi di coworking e coliving, forme di bartering (baratto)o sharing, come il bike sharing o il car sharing, ne sono solo alcuni esempi. In altri casi si tratta anche di piccole comunità che, oltre a creare sviluppo sostenibile, riescono a dare vita a progetti di sviluppo territoriale.
Nato a Matera nell’ottobre del 2012, Casa Netural, spazio di coworking, è proprio un esempio in questo senso. La Basilicata è una terra inesplorata e sconosciuta ai più e proprio per questo diventa il luogo perfetto dove sperimentare nuove idee. Con questa idea in testa, Andrea Paoletti e Mariella Stella hanno dato vita a questo spazio di coworking e coliving rurale. Architetto piemontese lui, materana professionista nell’ambito della comunicazione istituzionale ed eventi lei, i due, uniti non solo nel lavoro ma anche nella vita, decidono di ritornare nella terra di origine di lei per cercare di trasmettere il concetto di spazio collaborativo anche nel sud Italia.
Casa Netural è uno spazio per scambiare esperienze, idee, professionalità. Peculiarità: ogni persona all’interno della casa diventa abitante attivo. Il confronto, infatti, è la prima regola di chi, anche per un breve periodo, vi abita.
“È un esperimento per capire come il metodo del coworking possa diventare un motore di sviluppo del territorio, ci spiega Andrea Paoletti. Uno spazio di collaborazione, dove le persone possano stare insieme per creare progetti di sviluppo territoriale”.
“È uno spazio in cui si condensano due dimensioni fondamentali, gli fa eco Mariella Stella. La dimensione professionale e la dimensione di aggregazione. Un luogo in cui puoi portare il tuo sogno professionale e realizzarlo, non da solo, ma con la comunità delle persone che vivono a Casa Netural. Attraverso uno scambio di competenze, di saperi, un progetto, che prima era solo un sogno, può diventare un’impresa“.
Il valore aggiunto di Casa Netural è quello di accendere i riflettori sulla Basilicata e su Matera in particolare, portando sviluppo e innovazione in questi territori.
Un buon esempio, quindi, di condivisione e innovazione. Intercettato da Earth Day Italia che, in collaborazione con il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ha voluto realizzare una rassegna quei casi di comunità rurali che, pur basando la propria economia sull’agricoltura e la produzione agroalimentare, hanno saputo “inventare” nuovi modelli di sviluppo per il territorio. Da questa selezione nasceranno 15 storie che culmineranno in cinque reportage che sono stati presentati all’Expo il 5 giugno in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente.