Coni e Earth Day Italia insieme per uno sport sano e sostenibile

Il Coni, Comitato Olimpico Nazionale Italiano, ha dato il suo patrocinio alla Campagna “Sport4Earth”, lanciata da Earth Day Italia per riaffermare i valori più autentici dello sport

Lo sport e l’ambiente si alleano. Il Coni, Comitato Olimpico Nazionale Italiano, ha, infatti, deciso di dare il suo patrocinio alla Campagna “Sport4Earth”, lanciata da Earth Day Italia per riaffermare i valori più autentici dello sport, coniugare la passione per lo sport, attraverso i suoi valori, all’attenzione per l’ambiente e per il sociale ed infine coinvolgere ed educare i ragazzi e le loro famiglie a un rapporto diretto con la natura, attraverso l’attività fisica e sportiva.

Attraverso i suoi eventi, lo sport può unire le masse attorno a dei valori fondamentali e, parlando una lingua universale, è in grado di sensibilizzare verso importanti temi. L’ambiente è proprio uno di questi. Le questioni ambientali sono da sempre, infatti, al centro delle attività del Coni e del mondo dello sport in generale. Anche se in maniera minore rispetto alle altre attività dell’uomo, le attività sportive, se svolte in maniera poco attenta, possono impattare sull’ambiente. Alcune pratiche sportive, inoltre, convivono gomito a gomito con l'ambiente stesso, e quindi il mondo dello sport non può sottrarsi dalla sua tutela.

Nel 1994, nel corso del Congresso Olimpico del Centenario, che si è svolto a Parigi, il Comitato Olimpico Internazionale ha riconosciuto l’importanza dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile come terza sfera dell’olimpismo, insieme a sport e cultura. La nascita, nel 1995, di un’apposita commissione sport e ambiente, ha permesso la collaborazione tra Cio e Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, e la nascita, nel 1999, di una apposita Agenda 21 del Comitato Olimpico Internazionale.
L'Agenda, come si legge dal sito del Coni,” propone le modalità con cui le attività sportive e la stessa vita degli sportivi possono contribuire allo sviluppo sostenibile”.
Il Coni, come tutte i comitati olimpici nazionali, ha fatto sue queste linee guida. Nasce quindi il Codice Verde, una serie di norme di comportamento volte alla difesa dell’ambiente, indirizzate non solo agli sportivi, ma anche alle organizzazioni sportive e agli spettatori.

Come si legge nel Codice stesso, gli sportivi devono: “rispettare l'ambiente naturale e costruito: il verde, la città, il territorio; rispettare il patrimonio di impianti e attrezzature sportive; collaborare ad una perfetta gestione dei servizi sportivi; eliminare gli sprechi nei consumi di acqua, energia; non inquinare e non disperdere rifiuti nell'ambiente; preferire mezzi di trasporto pubblici ed economici; scegliere indumenti riciclabili e attrezzature ecocompatibili”.

Le organizzazioni sportive, dal canto loro, incentivano lo sport nella natura. “Adottano, inoltre, criteri ambientali nella costruzione e gestione degli impianti sportivi; nel controllo di consumi di acqua, energia; nella promozione dei valori ambientali; nella scelta degli indumenti e delle attrezzature; nei rapporti con l'industria sportiva; nei rapporti con il mondo della scuola e con i media”.

Gli spettatori, infine, sono chiamati “a rispettare i tifosi e gli atleti avversari; non danneggiare gli impianti e le attrezzature sportive; non disperdere i rifiuti nell'ambiente; preferire mezzi di trasporto pubblici ed ecologici”.

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