Lo scorso 26 ottobre, nel meeting tra Nazioni Unite e associazioni della società civile si è affrontato il problema della scarsità d'acqua come potenziale generatore di conflitti e disagi internazionali.
Se l’acqua è l’elemento forse più indispensabile per l’uomo, non c’è da meravigliarsi se la limitatezza di risorse idriche può mettere a repentaglio l’ordine mondiale.
Ed è proprio del rapporto tra “Acqua, Pace e Sicurezza” che ha tratto ragion d’essere l’ultimo meeting in formula Arria organizzato lo scorso 26 ottobre dal Regno dei Paesi Bassi. Nella consultazione, il Consiglio di Sicurezza ONU e i Paesi membri hanno cercato di definire problemi ed eventuali soluzioni per la ‘crisi idrica’ nel mondo.
A livello globale, sono oltre 2 miliardi le persone che vivono in Paesi che soffrono di carenza idrica, e la situazione potrebbe peggiorare a causa dei cambiamenti climatici che provocano eventi come siccità e inondazioni disastrose. Inoltre, la mancanza d’acqua mette in pericolo la sicurezza alimentare, e pone le società in contrasto, favorendo conflitti e migrazioni: infatti l’ultima pubblicazione del WRI (World Resources Institute) fa capire quanto la crisi idrica stia contribuendo a generare forti disagi socio-politici in tutto il mondo.
Il problema è che, in tale scenario, a pagarne le conseguenze sono i Paesi più poveri, ossia anche quelli meno responsabili dello stress idrico.
Durante il meeting ONU sull’acqua e la sicurezza, si è cercato di affrontare i modi in cui il Consiglio di Sicurezza ONU può cercare di contenere i problemi internazionali e diplomatici provenienti dalla crisi idrica, identificando le modalità di coordinamento interno per agire tempestivamente, le possibilità di informare tempestivamente il Consiglio stesso in modo da mettere in atto piani e strategie necessari, e soprattutto la necessità di porre la questione idrica come elemento di fondamentale importanza quando si affrontano le cause più profonde di potenziali conflitti.
Il video del meeting è visionabile a questo link in lingua inglese.