5 Agosto 2016
Redazione
TERRITORIO
5 Agosto 2016
Redazione

Carovana delle Alpi 2016. Legambiente assegna undici bandiere verdi e otto nere in tutto l’arco alpino

Aumentano le realtà virtuose che valorizzano la montagna con pratiche ecosostenibili. Tra le bandiere nere il Ministero dello Sviluppo Economico

Undici bandiere verdi e otto bandiere nere. Questo il verdetto della Carovana delle Alpi, l’iniziativa di Legambiente che racconta lo stato di salute dell’arco alpino attraverso l’analisi delle migliori e delle peggiori iniziative che amministrazioni pubbliche, imprese, associazioni e cittadini sviluppano sul territorio.
Un risultato che conferma le tendenze degli anni passati: da un lato il rapporto evidenzia un incremento di buone pratiche che spaziano dall'economia circolare al coinvolgimento associativo, alla creatività dei singoli fino all'impegno appassionato di alcuni rappresentanti delle istituzioni, dall’altro ribadisce come l’aggressione all'ambiente da parte dei “pirati” della montagna provochi danni del patrimonio culturale, paesaggistico e architettonico.

 
“Nelle aree montane – dichiara Rossella Muroni, presidente nazionale Legambienteassistiamo ormai alla diffusione di buone pratiche che si espandono “a macchia di leopardo”. Si tratta di esperienze virtuose di economia circolare, di gestione collettiva e cura del patrimonio naturale che fanno bene al Paese e che meritano di essere messe in rete e replicate. Ma per far ciò è importante che questo cambiamento, già in atto in molti territori alpini e che ha per protagonisti sempre più cittadini e amministrazioni, sia accompagnato da una politica condivisa e unita che punti al rilancio delle aree montane, da politiche di intervento innovative e da una visione più ampia e lungimirante dello sviluppo imprenditoriale montano basata sulla valorizzazione della natura e sul protagonismo delle comunità locali”.

 
Le Bandiere verdi
Delle undici bandiere verdi, tre sono state assegnate al Piemonte, due alla Valle D’Aosta e al Friuli Venezia Giulia, una alla Lombardia, al Veneto, all’Alto Adige e al Trentino.
In Piemonte il rapporto segnala il lavoro del Comitato dell’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico frazionale di Andonno – Valdieri (CN) per la gestione degli antichi demani collettivi, il Comando regionale piemontese del Corpo Forestale dello Stato che si è distinto per il contrasto all’illegalità ambientale su tutto il territorio piemontese, e il progetto “Germinale”  che ha avviato un percorso di agricoltura di comunità in Valle Stura (CN).
In Valle d’Aosta le menzioni sono per il Gruppo spontaneo di residenti e frequentatori della Valgrisenche per l’opposizione intelligente alla pratica dell’eliski (la pratica dello sci fuoripista che utilizza l'elicottero per la risalita) e per la realizzazione dell’anello escursionistico Monte Rosa Rando da parte dell’Unité des Communes Valdôtaines Evançon, Consorzio Turistico Val d’Ayas e 31 operatori turistici della vallata.
Le due iniziative virtuose del Friuli Venezia Giulia sono invece dell’istituto “Fermo Solari” di Tolmezzo, che ha sviluppato un indirizzo di studi dedicato all’agricoltura di montagna, e del Movimento Ambientale “Io amo Resia con i fatti” , un esempio di volontariato attivo nella manutenzione del territorio.
 
Bandiere verdi anche alla gestione del Tram delle Valli della Val Seriana (TEB - Tramvie Elettriche Bergamasche S.P.A.), al servizio di monitoraggio e di controllo dell’evoluzione della popolazione del lupo in Lessinia (Corpo Forestale dello Stato operante in Lessinia e Trentino, Guardiaparco del Parco Regionale Naturale della Lessinia e Polizia Provinciale di Verona) al progetto Biogas Wipptal (iniziativa di 63 allevatori nell’Alta Val d'Isarco in Alto Adige per combattere i cambiamenti climatici e praticare l’economia circolare attraverso le rinnovabili e il riciclaggio) e alla società BioEnergia in Trentino per la buona gestione del Biodigestore di Cadino.
 
Le Bandiere nere
Otto le bandiere nere del 2016, 2 assegnate al Piemonte e al Friuli Venezia Giulia e una a Valle d’Aosta, Veneto e Alto Adige.
L’ottava bandiera nera è la più singolare. Legambiante la assegna infatti al  Ministero dello Sviluppo Economico per il mancato rinnovo, tramite gara, delle grandi concessioni idriche per uso idroelettrico scadute, che espongono l’Italia a sanzioni comunitarie e ritardano gli investimenti necessari a rendere più efficiente e sostenibile un sistema di produzione energetica strategico, ma delicatissimo in una prospettiva di cambiamenti climatici.
 
Per approfondire le iniziative scarica il rapporto Carovana delle Alpi 2016

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