5 Marzo 2013
Redazione
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5 Marzo 2013
Redazione

Commercio illegale del legno, l’Italia adotta il Regolamento UE

Per ridurre al minimo la possibilità di immettere sul mercato europeo legname illegale, l’Europa impone la “Due Diligence” agli operatori del settore. E il nostro Paese ha appena adottato il Regolamento

Il 3 marzo 2013 è entrato in vigore in Italia il Regolamento UE n.995/2010, che si applica al legname e ai prodotti del legno importati e fabbricati internamente. È stato adottato dall’Unione europea nell’ottobre 2010 per contrastare il commercio di legname tagliato abusivamente.
Si tratta di una delle misure contenute nel piano d’azione UE 2003 per l’applicazione delle normative, la governance e il commercio nel settore forestale (FLEGT).

Il disboscamento illegale è rappresentato dal taglio di legname in violazione delle leggi e delle norme vigenti nel paese in cui avviene tale attività: un problema globale che comporta conseguenze negative sull’economia, sull’ambiente e sulla società. In termini economici, il disboscamento illegale comporta la perdita di proventi e di altri benefici. In termini ambientali, il disboscamento illegale è associato alla deforestazione, ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità. In termini sociali, il disboscamento illegale è spesso associato ai conflitti per le terre e le risorse, all’impoverimento delle comunità indigene e locali, nonché ai conflitti armati.

Inoltre, le attività illegali compromettono gli sforzi compiuti dagli operatori responsabili, poiché consentono la produzione e l’immissione sul mercato di legname a basso costo ma illegale.

Il Regolamento, noto anche come “Due diligence”, opera attraverso tre obblighi principali:

1) vieta l’immissione sul mercato UE di legname tagliato abusivamente e dei prodotti derivati da questo tipo di legname;
2) obbliga gli operatori dell’Unione che immettono per la prima volta sul mercato UE i loro prodotti del legno ad osservare la “Dovuta diligenza” che impone di applicare procedure di gestione del rischio basate su tre fattori chiave: informazione, valutazione e attenuazione dei rischi.
3) obbliga gli operatori economici che intervengono nella trasformazione e/o rivendita del legname e dei prodotti derivati già immessi sul mercato in tutte le fasi che precedono la vendita a un consumatore finale, a tenere un registro con il nome dei fornitori e dei clienti.

Pierluigi Sassi, Presidente Earth Day Italia, auspica che le imprese italiane saranno in grado di applicare con efficacia la normativa e di trasformare la Due Diligence da obbligo legislativo a opportunità.

(fonte: http://ec.europa.eu/environment/forests/pdf/EUTR_Leaflet_IT.pdf )

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