21 Maggio 2013
Diego De Cicco
TERRITORIO
21 Maggio 2013
Diego De Cicco

Cos’è un tornado? Quello su Oklahoma City è solo l'ultimo caso di un fenomeno che riguarda anche l'Italia

L’improvviso tornado che ieri ha distrutto la città americana riporta alla ribalta questo evento atmosferico, distruttivo e imprevedibile. Lo scontro tra venti causa quello che resta tra i più sublimi eventi naturali, che accadono anche da noi.

La tragedia che ieri ha colpito la periferia sud di Oklahoma City, ha riportato alla luce uno dei fenomeni atmosferici più terrificanti: il tornado. Questo evento, assai frequente nelle zone centrali degli Stati Uniti è dovuto al verificarsi contemporaneamente di più fattori meteorologici.

L’incontro tra venti di varia formazione, in cui una massa fredda e secca sovrasta una fascia caldo umida sono le condizioni essenziali alla formazione del vortice con la classica forma ad imbuto. L’aria calda che sale, raffreddandosi si espande condensandosi, e infine crea una vera nube a base appiattita. A questo punto le parti d’aria si surriscaldano riuscendo a salire ulteriormente a velocità elevatissime. È questo il momento in cui toccando terra il vortice acquisisce un moto circolare riscendendo ed è il momento in cui si struttura la tromba d’aria.

Le trombe d’aria si verificano sia su terra ferma che sulle acque. Il diametro di base di un vortice varia tra i 100 e i 500 metri di solito ma, come nel caso registrato ieri, ci sono eventi che raggiungono un diametro superiore al km. L’altezza arriva fino a mille metri e in genere maggiore è la potenza e più si presentano larghi. La velocità di spostamento è compresa tra i 30 e i 100 km/h  e la loro durata è in media 15 minuti anche se sono stati registrati eventi durati fino a 3 ore. La forza distruttiva dei vortici è misurata secondo la Scala Fujita che varia dal F0, debole e con velocità interne del vento che raggiungono i 116 km/h, fino al F5 definito “catastrofico” con venti che superano i 500 km/h.

Quello che ieri ha colpito il sud di Oklahoma City è catalogato come un F4, con venti tra i 333 e i 419 km/h e descritto come “devastante”. F4 ed F5 sono tornado rarissimi, con una percentuale che non supera l’1% del totale degli avvenimenti. Il più catastrofico della storia è quello chiamato “Tri-State Tornado” (il Tornado dei tre Stati) che si abbatté nel 1925 a Ellington, Missouri, e proseguì la sua corsa distruttiva fino a Princeton nell'Indiana attraversando tutto l'Illinois causando 689 morti.

In Italia i tornado più distruttivi sono stati registrati nel 1930 a Montello, dove un F5 causò 23 vittime e del 1979 dove tra Padova e la laguna veneziana un F4 uccise 36 persone.

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