6 Settembre 2013
TERRITORIO
6 Settembre 2013

Dissesto idrogeologico: Orlando incontra rappresentanti di associazioni e tecnici

Una coalizione ampia e trasversale presenta al Ministro proposte condivise per la mitigazione del rischio idrogeologico

“È urgente superare la risposta emergenziale che ha caratterizzato gli ultimi decenni mettendo in campo una politica integrata che coinvolga tutti i soggetti interessati per passare dalla logica della riparazione localizzata a quella della prevenzione e riqualificazione territoriale, con indubitabili positive conseguenze anche sul piano economico”.

Questo quanto si legge da una nota diffusa dal gruppo di lavoro che questa mattina ha incontrato il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando per sensibilizzare il governo sulla necessità di mettere in campo un’azione programmatica per la mitigazione del rischio idrogeologico del nostro Paese.

Il gruppo cui hanno collaborato associazioni ambientaliste, tecnici, sindaci, ordini professionali, chiede di superare la logica dell’emergenza per passare a quella della prevenzione stabilendo strumenti e priorità d’intervento prima che le piogge autunnali provochino i consueti disagi. Importante, sottolinea inoltre il gruppo di lavoro, l’attività di informazione e formazione dei cittadini

Al Ministro la coalizione ha presentato un documento con proposte dettagliate che vertono su tre aspetti prioritari: la semplificazione normativa per il governo e la manutenzione del territorio, l’approccio tecnico-scientifico al problema, adeguato alle novità e ai cambiamenti in atto e il reperimento e la continuità delle risorse economiche.
In particolare sul tavolo del ministro la proposta di creare presso il ministero un tavolo permanente di consultazione e collaborazione tra istituzioni, ordini professionali e associazioni per lavorare ad un migliore coordinamento della normativa esistente e all’identificazione delle competenze e del sistema delle responsabilità. Si chiede inoltre di far rientrare le misure e gli interventi da mettere in atto nella logica multidisciplinare e sistemica della pianificazione di bacino (secondo quanto previsto dalla Direttiva Quadro Acque e dalla Direttiva Alluvioni), di stanziare risorse economiche adeguate e continue e ridefinire gli interventi già messi in cantiere alla luce dei cambiamenti eventualmente occorsi sul territorio.

Il gruppo di lavoro, come detto, è frutto di un’alleanza ampia e trasversale che è riuscita a mettere insieme Legambiente, Coldiretti, Anci, Consiglio nazionale dei geologi, Consiglio nazionale degli architetti, Consiglio nazionale dei dottori agronomi e forestali, Consiglio nazionale degli ingegneri, Consiglio nazionale dei geometri, Inu, Ance, Anbi, WWF, Touring Club Italiano, Slow Food Italia, Cirf, Aipin, Sigea, Aiab, Tavolo nazionale dei contratti di fiume Ag21 Italy, Federparchi, Gruppo183, Arcicaccia, Alta Scuola, Società dei territorialisti.

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