6 Ottobre 2014
Redazione
TERRITORIO
6 Ottobre 2014
Redazione

Emergenza acqua: ne serve sempre di più

Numeri shock dal rapporto ONU sullo sviluppo risorse idriche: entro il 2050 la domanda di oro blu salirà fino al 55%

“L’essenziale è invisibile agli occhi”, scriveva Antoine de Saint-Exupéry nel suo Il piccolo principe. Molto pericoloso, però, è darlo per scontato. Eppure è quello che troppo spesso accade rispetto al bene primario acqua nella fortunata metà del globo che ancora non risente della sua scarsità. Invece questo elemento vitale, del tutto indispensabile per la nostra stessa sopravvivenza, non è infinito e neppure abbondante. Il depauperamento globale di risorse idriche è infatti progressivo e in agguato costante, più di un miliardo di persone nel mondo in via di sviluppo non ha accesso all’acqua potabile e la mancanza di igiene e di acqua pulita costituisce la seconda causa di morte tra i bambini.

Anzi, l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche mondiali 'Acqua e energia' presentato alla Camera dei deputati in questi giorni rivela un dato inquietante: da qui al 2050 la domanda di acqua continuerà a salire fino al 55% in più, essenzialmente per la richiesta di maggiore energia (che registra crescite esponenziali nelle domande: arriverà al 400% quello dell’industria manifatturiera, al 140% quella per il termoelettrico e al 130%
per gli usi civili).

La richiesta in aumento esponenziale stride però con l’indisponibilità delle riserve d’acqua nel sottosuolo: il 20% dei bacini mondiali sarebbero sovra sfruttati, a rischio e pericolo di molti ecosistemi.
“L’acqua - ha messo in guardia l’ambasciatrice Irina Bokova, direttore generale dell'Unesco - è una delle questioni urgenti. Non possiamo stare ad aspettare: la cooperazione non è questione di scelta ma è un imperativo. La posta in gioco è altissima. Ancora oggi un miliardo di donne e uomini hanno bisogno di acqua potabile – ha spiegato Bokova – l’estrazione di acqua dalle falde nel sottosuolo negli ultimi 50 anni ha ridotto di molto le riserve. Dobbiamo sapere che l’acqua ci aiuta ad uscire dalla povertà e aiuta a combattere le malattie. E che, per esempio, in Africa la presenza di acqua potrebbe permettere alle bambine dei villaggi di avere un’istruzione, cioè di poter andare a scuola invece che camminare per chilometri per andare a prender l'acqua a una fonte”.
Sul tema dell’emergenza acqua è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente: “Serve una strategia apposita che comprenda un cambio culturale e una nuova pianificazione industriale – ha commentato Gianluca Galletti -. Quello dell’acqua è un problema globale ed è un problema anche per il nostro Paese. Ci si deve interrogare, dobbiamo capire che le risorse che per anni abbiamo considerato illimitate stanno invece per finire: hanno una loro limitatezza naturale”. E parlando delle “scelte drastiche, anche culturali”, che non possiamo più rimandare, ha ribadito l’importanza di diffondere il messaggio anche nelle scuole, “per ricordare a tutti che è importante rispettare l'ambiente a partire dalle risorse idriche”.

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