10 Gennaio 2018
Fabrizio Cavallina
TERRITORIO
10 Gennaio 2018
Fabrizio Cavallina

Metà della popolazione mondiale non può curarsi

Cento milioni di persone sono costrette a vivere sotto la soglia di povertà per procurarsi le cure necessarie. Nonostante i progressi, è necessario estendere l'assistenza sanitaria.

Secondo un rapporto pubblicato a dicembre da World Bank e WHO (World Health Organization), almeno la metà della popolazione mondiale non è in grado di accedere alle cure mediche essenziali e ogni anno, un numero crescente di famiglie entra in uno stato di povertà perché costretto a pagare spese troppo ingenti per la propria salute. Attualmente, 800 milioni di persone spendono almeno il 10% del proprio budget famigliare per curare sé stessi, un figlio malato o un altro parente. Tra queste, 100 milioni di persone si ritrovano costrette a sopravvivere con una cifra pari o minore a 1,90 dollari al giorno, a causa di spese mediche così gravose da costringere le famiglie a vivere in uno stato insostenibile; i dati sono inseriti nel dossier Tracking Universal Health Coverage: 2017 Global Monitoring Report.

La disponibilità di servizi sanitari è insufficiente in Africa subsahariana e in Asia meridionale. Anche le famiglie in varie regione dell’Asia orientale, dell’America latina e dell’Europa si trovano in difficoltà: sempre più persone spendono il 10% del proprio bilancio famigliare in cure mediche e non sono premiate da un’adeguata copertura finanziaria in grado di sopperire al denaro speso. Ad essere colpite in maggior misura, naturalmente, sono le fasce di popolazione più svantaggiate: il rapporto riferisce come, nei paesi meno sviluppati, solo il 17% delle madri e dei bambini dei ceti più poveri si è sottoposto a 6 su 7 trattamenti di base per la salute materna e infantile, rispetto al 74% delle famiglie più ricche.

Il dossier sottolinea anche delle buone notizie: nel 21° secolo si è verificato un aumento delle persone in grado di ottenere servizi sanitari fondamentali, come trattamenti per l’HIV e terapie per prevenire la malaria. In più – nonostante le persone ancora in difficoltà siano fin troppe – le famiglie ridotte in povertà estrema dalle spese mediche sono diminuite rispetto all’inizio del secolo.

Senza assistenza sanitaria, come possono i bambini esprimere il loro massimo potenziale?” commenta Anthony Lake, Direttore Esecutivo dell’UNICEF. “Senza una popolazione sana e produttiva, come può la nostra società realizzare le proprie aspirazioni? La copertura sanitaria può aiutare i bambini di domani a realizzare i loro sogni, aiutandoli a rompere i cicli di povertà e malattia intergenerazionali”.  

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